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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Rassegna Stampa
01.10.2005 La Siria dietro la nuova offensiva terroristica antiisraeliana
Israele ed Egitto credono alla denuncia dell'Anp

Testata:
Autore: un giornalista
Titolo: «Dietro la nuova Hamas c’è la mano di Assad»
IL RIFORMISTA di sabato 1 ottobre 2005 pubblica in prima pagina un articolo sulle responsabilità siriane nell'attuale offensiva terroristica contro Israele.

Ecco il testo:

Chi ha scatenato la furia di Hamas
sia a Gaza sia in Cisgiordania?
L’Autorità nazionale palestinese ha
indicato il colpevole con tanto di
nome e cognome. Lo ha fatto con
un gesto clamoroso consegnando
un rapporto top secret alle autorità
egiziane e israeliane. Secondo il
Mukhabarat (il servizio segreto
centrale) del presidente Abu Mazen,
all’origine dell’improvvisa ondata
di terrore c’è il presidente siriano
Bashar Assad. Sarebbe stato lui
a dare personalmente il via libera ai
rappresentanti di Hamas e anche
della Jihad islamica che vivono,sotto
la sua protezione, a Damasco:
«Avete piena libertà di movimento
per fare quello che volete
nell’arena palestinese
», ha dichiarato
Assad. Il perché è presto
spiegato.Sentendosi
sotto pressione internazionale,
si legge nel
rapporto dell’intelligence
palestinese, sia
per le accuse americane
di sostenere il terrorismo in Iraq
sia per l’inchiesta dell’Onu sull’uccisione
dell’ex primo ministro libanese
Rafik Hariri,il presidente siriano
ha chiesto alle due organizzazioni
palestinesi di riprendere le attività
terroristiche nei Territori e nella
Striscia per distogliere l’attenzione
dalla Siria. L’incontro-chiave si è
svolto il 10 settembre scorso nel palazzo
presidenziale di Damasco.
Nel corso del vertice Assad ha elogiato
anche colui che considera
«l’unico leader genuino» della resistenza
palestinese: Farouk Kaddoumi,
l’ex ministro degli Esteri
dell’Olp di Yasser Arafat,ora in esilio
fra Tunisia e Siria, sostenitore
della guerra a oltranza contro Israele
e nemico giurato di Abu Mazen.
Lo stesso Assad ha incontrato Kaddoumi
tre giorni prima del vertice
con i rappresentanti delle due organizzazioni
palestinesi.
Intervistato dalla radio israeliana,
il vice ministro della Difesa
Ze’ev Boim ha avallato le informazioni
palestinesi confermando che
anche Israele è arrivato alle stesse
conclusioni sulle cause del revival
terroristico palestinese dopo il ritiro
dell’esercito israeliano da Gaza.
Anche l’Egitto ha preso molto sul
serio il rapporto dell’Autorità nazionale
palestinese tanto che il presidente
Hosni Mubarak ha chiesto
e ottenuto un incontro urgente al
Cairo con Bashar Assad.«Ti prego
di non intervenire più nelle faccende
palestinesi. Questa è l’occasione
più propizia perché il popolo palestinese
possa finalmente ottenere
uno stato. Il terrorismo è il nemico
principale di questa prospettiva»,
ha detto a muso duro Mubarak ad
Assad.Subito dopo il vertice egiziano-
siriano,Mubarak ha convocato
al Cairo Abu Mazen per riferirgli
l’esito dei colloqui e tutte le sue
preoccupazioni. Bashar Assad, secondo
l’ultimo Faraone d’Egitto,
ha sbagliato un’altra mossa. E per
lui si annunciano giorni sempre
più difficili sia sul fronte internazionale
sia su quello interno, dove
monta la protesta dei ceti medi e
di alcuni settori dei servizi segreti
che si sentono traditi e gettati in
pasto agli investigatori delle Nazioni
Unite per il caso Hariri.
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