Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
La Siria dietro la nuova offensiva terroristica antiisraeliana Israele ed Egitto credono alla denuncia dell'Anp
Testata: Autore: un giornalista Titolo: «Dietro la nuova Hamas c’è la mano di Assad»
IL RIFORMISTA di sabato 1 ottobre 2005 pubblica in prima pagina un articolo sulle responsabilità siriane nell'attuale offensiva terroristica contro Israele.
Ecco il testo: Chi ha scatenato la furia di Hamas sia a Gaza sia in Cisgiordania? L’Autorità nazionale palestinese ha indicato il colpevole con tanto di nome e cognome. Lo ha fatto con un gesto clamoroso consegnando un rapporto top secret alle autorità egiziane e israeliane. Secondo il Mukhabarat (il servizio segreto centrale) del presidente Abu Mazen, all’origine dell’improvvisa ondata di terrore c’è il presidente siriano Bashar Assad. Sarebbe stato lui a dare personalmente il via libera ai rappresentanti di Hamas e anche della Jihad islamica che vivono,sotto la sua protezione, a Damasco: «Avete piena libertà di movimento per fare quello che volete nell’arena palestinese », ha dichiarato Assad. Il perché è presto spiegato.Sentendosi sotto pressione internazionale, si legge nel rapporto dell’intelligence palestinese, sia per le accuse americane di sostenere il terrorismo in Iraq sia per l’inchiesta dell’Onu sull’uccisione dell’ex primo ministro libanese Rafik Hariri,il presidente siriano ha chiesto alle due organizzazioni palestinesi di riprendere le attività terroristiche nei Territori e nella Striscia per distogliere l’attenzione dalla Siria. L’incontro-chiave si è svolto il 10 settembre scorso nel palazzo presidenziale di Damasco. Nel corso del vertice Assad ha elogiato anche colui che considera «l’unico leader genuino» della resistenza palestinese: Farouk Kaddoumi, l’ex ministro degli Esteri dell’Olp di Yasser Arafat,ora in esilio fra Tunisia e Siria, sostenitore della guerra a oltranza contro Israele e nemico giurato di Abu Mazen. Lo stesso Assad ha incontrato Kaddoumi tre giorni prima del vertice con i rappresentanti delle due organizzazioni palestinesi. Intervistato dalla radio israeliana, il vice ministro della Difesa Ze’ev Boim ha avallato le informazioni palestinesi confermando che anche Israele è arrivato alle stesse conclusioni sulle cause del revival terroristico palestinese dopo il ritiro dell’esercito israeliano da Gaza. Anche l’Egitto ha preso molto sul serio il rapporto dell’Autorità nazionale palestinese tanto che il presidente Hosni Mubarak ha chiesto e ottenuto un incontro urgente al Cairo con Bashar Assad.«Ti prego di non intervenire più nelle faccende palestinesi. Questa è l’occasione più propizia perché il popolo palestinese possa finalmente ottenere uno stato. Il terrorismo è il nemico principale di questa prospettiva», ha detto a muso duro Mubarak ad Assad.Subito dopo il vertice egiziano- siriano,Mubarak ha convocato al Cairo Abu Mazen per riferirgli l’esito dei colloqui e tutte le sue preoccupazioni. Bashar Assad, secondo l’ultimo Faraone d’Egitto, ha sbagliato un’altra mossa. E per lui si annunciano giorni sempre più difficili sia sul fronte internazionale sia su quello interno, dove monta la protesta dei ceti medi e di alcuni settori dei servizi segreti che si sentono traditi e gettati in pasto agli investigatori delle Nazioni Unite per il caso Hariri. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta di inviare il proprio parere alla redazione de Il Riformista. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.