Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Traffici d'armi e di terroristi a Gaza una notizia dal Velino
Testata:Informazione Corretta Autore: la redazione Titolo: «Traffici d'armi e di terroristi a Gaza»
Una notizia ripresa da IL VELINO Gaza: traffici d'armi e di terroristi
Roma, 20 SET (Velino) - "Le organizzazioni estremistiche e terroristiche palestinesi, in particolare Hamas, si stanno preparando alla guerriglia nella Striscia di Gaza". Lo ha affermato al Velino una fonte d'intelligence. "I segnali che dimostrano cio' sono la ripresa della campagna di reclutamento e una nuova fornitura di armi, molto ricca, appena giunta nei Territori". Si parla di 1.300 fucili automatici, centinaia di razzi anticarro AT-23 Sagger, una quantita' sconosciuta di missili antiaerei Sam-14 Strela, diverse unita' della versione migliorata dei missili terra-terra Qassam (la nuova tipologia di ordigni e' in grado oggi di colpire bersagli lontani fino a 18 chilometri) e piu' di 250 tonnellate di vari esplosivi. Inoltre i servizi di intelligence israeliani stimano che ultimamente si sono infiltrati a Gaza numerosi guerriglieri armati, che sono andati a rinforzare le fila di Hamas e della Jihad islamica. Si pensa da 500 a 700 terroristi, entrati nel Paese dal Sinai, per lo piu' palestinesi e libanesi, ma gli 007 di Gerusalemme non escludono anche uomini di al Qaeda fuggiti dall'Egitto dopo gli attentati a Taba e Sharm el-Sheikh.
La recente fornitura va a completare il gia' imponente arsenale di cui Hamas, la Jihad islamica e gli altri gruppi terroristici dispongono nella Striscia. Le armi (tonnellate di esplosivo, razzi di varie tipologie e missili), nascoste in alcuni depositi segreti, vengono consegnate ai guerriglieri grazie a una fitta rete di tunnel sotterranei, usati anche per il contrabbando di merci e per infiltrare uomini. Invece, sul fronte gli acquisti, la guerriglia palestinese tratta con agenti iraniani e Hezbollah. Questi ultimi sono intermediari, che "prendono gli ordini" e li girano ai venditori, di solito trafficanti di armi serbi, montenegrini, slovacchi, croati e kosovari. Le forniture di solito su muovono via mare e, prima di arrivare nella Striscia, passano da Yemen, Sudan e Sinai. I Paesi balcanici sono un ottimo "centro commerciale" per le armi. A seguito del dominio sovietico e delle varie guerre, nella regione ce ne e' una quantita' quasi infinita. Inoltre molti di questi Stati dispongono di sbocchi al mare e quindi di porti.
Peraltro sul mercato "balcanico" si possono trovare le piu' recenti novita' sul fronte degli armamenti e dei mezzi. Con il crollo dell'ex Unione sovietica, molti ufficiali dell'Armata rossa fuggirono in Europa portandosi dietro tutto cio' che poteva avere un valore, in particolare le armi piu' moderne. Molti di questi militari scelsero i Paesi balcanici come "nuova casa", potendo contare ancora su una buona rete di contatti attivati durante il dominio di Mosca e in quanto i controlli sono sicuramente meno accurati rispetto ad altre zone del Vecchio Continente. Da questo mercato si riforniscono tutte le grandi organizzazioni terroristiche del medio Oriente e quelle criminali di tutta l'Europa, comprese quelle italiane. Infatti in piu' occasione le nostre forze dell'ordine sono riuscite a intercettare forniture di armi (per lo piu' Kalashnikov, ma a volte anche armi pesanti e razzi) che stavano entrando nel nostro Paese. (fbu)