Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
117 case distruggeranno i palestinesi ? il quotidiano comunista "lancia l'allarme"
Testata: Il Manifesto Data: 07 settembre 2005 Pagina: 10 Autore: un giornalista Titolo: «Sempre più grande la colonia»
IL MANIFESTO di mercoledì 8 settembre 2005 sostiene che Sharon perseguirebbe un progetto di "distruzione dei palestinesi". A riprova di ciò cita l'approvazione della costruzione di 117 case nella città (situata al di là della linea verde) di Ariel! L'articolo riferisce poi in modo gravemente incompleto e manipolatorio della morte di un palestinese di 24 anni durante l'assalto da parte di appartenenti ad Hamas ai soldati israeliani impegnati nel completo smantellamento di Neve Dekalim. Per esempio, non si scrive che gli assalitori erano saliti su un carro armato, issandovi la bandiera del gruppo terroristico, né che tra di loro "secondo i media israeliani" vi erano uomini armati di armi da fuoco, nè che i soldati israeliani hanno sparato colpi di avvertimento, né che l'Anp aveva assunto il compito di prevenire situazioni come quella verificatasi.
Ecco il testo: Forse tra una settimana sarà celebrato come uomo di pace all'Assemblea generale dell'Onu, ma il premier israeliano, Ariel Sharon, continua nel suo progetto di espansione dello Stato ebraico e di distruzione dei palestinesi. Ieri il suo governo ha approvato ieri la costruzione di 117 case nella colonia di Ariel, uno degli oltre 120 insediamenti ebraici nei Territori occupati. Un ragazzo palestinese, il 24enne Nimar Saudoni, è stato ucciso dai soldati israeliani mentre, assieme a decine di compagni, si stava avvicinando ieri pomeriggio all'insediamento di Neveh Dekalim, una delle colonie di Gaza evacuate, ma nelle quali restano ancora i soldati. Secondo quanto riferito dalla stampa israeliana, Nimar voleva piantare bandiere palestinesi e dei gruppi combattenti attorno all'ex colonia. I militari hanno fatto fuoco quando i giovani hanno lanciato pietre. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta a dare il proprio giudizio su quanto scritto dal quotidiano napoletano. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail pronta per essere compilata e spedita.