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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Europa Rassegna Stampa
19.08.2005 Sharon, e Israele, restano i "cattivi"
per il quotidiano della Margherita

Testata: Europa
Data: 19 agosto 2005
Pagina: 1
Autore: un giornalista - la redazione
Titolo: «A Gaza qualcosa è successo, tutti chiedono a Sharon di più - Tra Masada e Fragole e sangue»
EUROPA di venerdì 19 agosto 2005 titola in prima pagina "A Gaza qualcosa è successo, tutti chiedono a Sharon di più".
Il titolo si riferisce alle dichiarazioni del segretario di Stato americano Condoleezza Rice, così riassunte nell'articolo:

Ma la via della pace non deve interropmpersi a Gaza, ha aggiunto Rice, che ha espresso solidarietà ai coloni costretti a lasciare gli insedimenti nella Striscia di Gaza es i è anche appellata a israeliani e palestinesi perché sappiano cogliere il momento favorevole per arrivare alla sigla di un accordo di pace.
Nessun cenno, come si vede, alla richiesta rivolta dalla Rice all'Anp: il disarmo dei gruppi terroristici.
L'unico a dover fare "di più", per il quotidiano della Margherita è Sharon, o per meglio dire Israele, su cui si vuol fare gravare per intero la responsabilità della pace o della guerra.

Concetti ripresi nell'editoriale "Tra Masada e Fragole e sangue", nel quale si può leggere che

se Sharon non fosse stato il leader estremista teorico delle colonie che è stato, tante sofferenze sarebbero state risparmiate ai palestinesi prima, e agli israeliani oggi.
Ma non c'era estremismo nella costruzione delle colonie, soltanto una strategia di difesa di Israele e un legittimo progetto nazionale che le circostanze attuali hanno reso superati.

L'articolo paventa poi che:

queste giornate possano esser un unicum
e senza accenare minimamente al terrorismo e alla sicurezza di Israele intima
Alimentare speranze per poi deluderle:questa è la responsabilità dalla quale Sharon deve veramente emendarsi, senza ripetere l'errore.
Ovvero, indipendentemente da quello che faranno i palestinesi, che sono sempre liberi di commettere le azioni più assurde senza che gliene si chida conto, Sharon dovrà fare altre concessioni. Altrimenti resta il "cattivo". Vale la pena di ricordare che le "speranze" di Hamas includono una Tel Aviv sotto sovranità islamica. Bisogna evitare di "deludere" anche quelle?

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