Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Un articolo contro la "chiarezza morale" e favore del silenzio sul terrorismo anti-israeliano
Testata: Il Messaggero Data: 26 luglio 2005 Pagina: 1 Autore: Marcella Emiliani Titolo: «E Ratzinger respinge la logica delle crociate»
Il Messaggero di martedì 26 luglio 2005 pubblica in prima e nona pagina un articolo di Marcella Emiliani. Nel suo editoriale la Emiliani sostiene che l’ affermazione di Benedetto XVI, secondo cui gli attentati terroristici di questi ultimi giorni non sono rivolti contro la cristianità, va inquadrata nell’ambito di uno sforzo del Vaticano inteso a gettare acqua sul fuoco dello scontro di civiltà. Purtroppo però la nostra giornalista condisce questa interpretazione, condivisibile nella sostanza, con un paio di scorrettezze.
La prima rispolvera un vecchio ritornello. La "logica delle crociate", che Ratzinger respinge, viene infatti attribuita ai neofondamentalisti cristiani, che stanno prosperando non solo negli Stati Uniti dall’inizio della presidenza Bush, ma anche nella vecchia Europa.
Notiamo come, ancora una volta, il nome del presidente americano venga associato alle crociate, nonostante un tentativo di dissimulazione mal riuscito – allorché viene tirata in ballo la "vecchia Europa". È la solita retorica che considera la "moral clarity" – la chiarezza morale – di Bush, e l’orgogliosa rivendicazione della superiorità morale del modello civile occidentale, un rozzo manicheismo da Far West, che ispira sconsiderate crociate ideologiche e militari.
Più in là nell’articolo, la Emiliani giustifica il silenzio del Papa sulle vittime del terrorismo palestinese. Ci permettiamo di suggerire che la "dimenticanza" di Ratzinger non voleva certo suonare come un atto di discriminazione. Sul contenzioso israelo-palestinese, il Vaticano ha da tempo chiarito che lascia alla dinamica degli attori politici locali la soluzione dell’annosa guerra tra i due popoli, pur condannando anche il terrorismo palestinese. Condanna che però questa volta non è arrivata. Perché Israele dev’essere sempre un’eccezione morale? Inoltre appare stupefacente come la presenza del terrorismo nella vertenza israelo-palestinese venga ormai considerata come un fatto normale, un dato acquisito, tanto che la Emiliani arriva a giustificare il silenzio del Papa con la volontà di non interferire nella "dinamica degli attori politici locali".
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