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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
20.06.2005 Spazio alla propaganda palestinese, non all'informazione
in un'articolo sulla barriera difensiva di un chilometro che Israele vuole costruire al largo delle sue coste

Testata:Corriere della Sera
Autore: un giornalista
Titolo: «Gerusalemme ora prepara anche il « muro nell'acqua»»
Breve articolo sulla barriera di sicurezza di 1 Km che Israele intende costruire nelle sue acque territoriali, sul CORRIERE DELLA SERA di lunedì 20 giugno 2005. Spazio alle proteste palestinesi, non, per esempio, sulle forniture d'armi via mare ai vari gruppi (qualcuno ricorda il caso Karine A?). Nel complesso, una visione molto squilibrata.

Ecco l'articolo:

Una barriera di sicurezza, in parte rigida, in parte fluttuante, che si allunga verso il Mediterraneo.
Prima di consegnare la Striscia di Gaza al controllo palestinese, gli israeliani hanno in mente di costruire lungo il confine Nord una rete di protezione che attraversi anche l'acqua e scoraggi ogni eventuale attacco via mare.
Immediate le critiche dall'Anp: « C'è già un muro sulla terra — ha detto il capo dei negoziatori palestinesi Saeb Erekat — . Ora ne fanno uno in acqua. Domani finiranno col costruirne uno anche in cielo. Tutto questo non porta pace e sicurezza » .
Il progetto della barriera prevederebbe una prima parte, che inizia dalla costa ed entra nel mare per 150 metri, totalmente in mattoni: un vero muro costruito sul fondale marino. Per altri 800 metri verso il largo ci sarà poi una barriera fluttuante di circa 1,8 metri di altezza. Un chilometro di protezione, dunque, che rispetterà le regole marittime internazionali e servirà a bloccare o almeno segnalare eventuali imbarcazioni dirette verso le coste israeliane.
Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla direzione del Corriere della Sera. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.

lettere@corriere.it

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