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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Il Sole 24 Ore Rassegna Stampa
03.06.2005 Attentati suicidi sventati a Gerusalemme, non fermano il rilascio dei detenuti palestinesi
una cronaca breve, ma corretta

Testata: Il Sole 24 Ore
Data: 03 giugno 2005
Pagina: 6
Autore: la redazione
Titolo: «Israele libera 400 detenuti palestinesi»
IL SOLE 24 ORE di venerdì 3 giugno 2005 pubblica a pagina 6 una breve cronaca sulla liberazione da parte di Israele di 398 detenuti palestinesi e sugli attentati suicidi sventati a Gerusalemme.

Ecco il testo:

Scene di gioia nei Territori oer il ritorno di 398 detenuti palestinesi, liberati da Israele in segno di buona volontà verso il presidente Mahmoud Abbas (Abu Mazen) atre settimane dall’atteso vertice con il premier di Gerusalemme Ariel Sharon. Il gesto israeliano, deciso domenica dal governo, non è stato rinviato come alcuni temevano dopo la notizia che Gerusalemme è sfuggita di poco a un attentato kamikaze che avrebbe potuto provocare una strage. L’attentato sarebbe stato sventato all’ultimo minuto, grazie all’arresto lunedì dei membri di una cellula della Jihad islamica. M asharon non ha voluto rinviare la liberazione dei detenuti, una questione ad alata sensibilità nei Territori, nell’apparente intento di rafforzare politicamente il presidente palestinese Abu Mazen. L’Autorità Palestinese (ANP) ha però definito insufficiente il gesto, ricordando che nelle prigioni israeliane si trovano ancora circa 8.000 detenuti. Nessuno dei palestinesi che ieri hanno riavuto la libertà era stato condannato per l’uccisione o il ferimento di israeliani. Tutti hanno firmato una dichiarazione nella quale si impegnano a rinunciare alla lotta armata contro Israele.
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