Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
L'Iraq deve imparare che le democrazie hanno bisogno delle opposizioni un articolo di Bernard Lewis
Testata:Corriere dell a Sera Autore: Bernard Lewis Titolo: «Opposizione di Sua Maestà per l'Iraq»
Il CORRIERE DELLA SERA di giovedì 26 maggio 2005 pubblica in prima pagina un articolo di Bernard Lewis sul processo di democratizzazione dell'Iraq.
Ecco il testo: Gli iracheni hanno fatto incredibili progressi verso la democrazia, dapprima con elezioni libere e pluralistiche, poi negoziando liberamente una serie di accordi per formare una coalizione di governo che comprendesse componenti diverse, solo fino a poco tempo fa in conflitto tra loro. In un Paese in cui la libertà e i compromessi sono ugualmente sconosciuti, si tratta di passi da gigante. Tuttavia resta da compiere un'ulteriore tappa verso la democratizzazione. La presunzione, non espressa dai partiti iracheni come dai loro sostenitori esterni o avversari, sembra esser quella che per far parte del processo politico bisogna essere al governo. Se ciò non è possibile, non si ha alcun ruolo nella vita politica e le uniche chance consistono nella sottomissione o in una resistenza fatta di boicottaggi, sabotaggi, terrore e insurrezioni armate. È un'opinione profondamente sbagliata: infatti la seconda componente fondamentale di ogni sistema democratico è l'opposizione. Il compito di un'opposizione democratica non è quello di opporsi al regime, anche se ci si può provare mediante processi democratici che ne correggano o ne modifichino il funzionamento, bensì di opporsi al governo, sforzandosi di vincerlo e di sostituirlo alle successive elezioni e, nel frattempo, di sottoporre le azioni, le espressioni e le politiche di quello a una critica minuziosa, ma giusta. Tale ruolo è riconosciuto nel mondo anche da alcune pseudodemocrazie che si circondano di una pseudoopposizione sottomessa e compiacente. Non è abbastanza. Un'opposizione dev'essere reale e libera, con vere e pari possibilità di vincere. Altrimenti il processo democratico si trasforma in una partita di calcio cui partecipi una sola squadra. In Gran Bretagna, il nome tradizionale per chi siede in Parlamento nei banchi opposti a quelli del governo, sulla base di un confronto quotidiano, è « l'opposizione leale di Sua Maestà » . Questo termine talvolta suscita il riso e non riesce a essere capito in Paesi con tradizioni politiche diverse. Esprime tuttavia un'importante verità. Un'opposizione leale è la componente fondamentale di ogni governo democratico, ma la lealtà e l'opposizione devono essere autentiche.
traduzione di Maria Laura Vanorio Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta il 24 maggio sul Wall Street Journal Europe Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla direzione del Corriere della Sera. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.