Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Accordi e piani in vista del disimpegno da Gaza, la minaccia di Hezbollah notizie d'agenzia dal Medio Oriente
Testata:Agi - Adnkronos Autore: la redazione Titolo: «M.O./ ritiro Gaza esercito Israele rivela dettagli operazioni - Libano: Hezbollah, taglieremo le mani a chi cercherà disarmarci - M.O.:maggioranza coloni Gaza ha concluso intesa con governo»
Tre lanci d'agenzia dal Medio Oriente. Il primo, APCOM sui piani dell'esercito israeliano per il ritiro da Gaza: Tel Aviv, 25 mag. (Apcom) - L'esercito israeliano ha svelato oggi i dettagli dei preparativi del ritiro dalla Striscia di Gaza, previsto per il 15 agosto. Le operazioni dureranno quattro settimane, nel corso delle quali saranno evacuati i 21 insediamenti della Striscia e e altri quattro della Cisgiordania. "Il 15 agosto saremo pronti", ha detto un alto ufficiale dell'esercito israeliano, che ha parlato in condizione di anonimato in una conferenza stampa tenuta presso il Ministero della Difesa a Tel Aviv, la prima in assoluto dedicata all'organizzazione del ritiro, voluto dal premier israeliano Ariel Sharon.
"Ci potranno essere opposizioni violente, ma da parte di estremisti che vengono da fuori della Striscia di Gaza", ha detto l'ufficiale. "Alcuni coloni potranno aprire il fuoco o alzare le mani contro i nostri soldati" e "per questo ci stiamo preparando". "Gli autori di eventuali violenze saranno perseguiti dalla giustizia civile e messi in prigione".
Secondo l'ufficiale, la collaborazione tra Israele e l'Autorità Palestinese sarà "reale", ma ciò non impedirà ai gruppi armati palestinesi di lanciare attacchi contro l'esercito e la polizia israeliana, "per mostrare al mondo che Israele è costretto a lasciare Gaza sotto il fuoco". A partire da giugno - ha aggiunto l'ufficiale - gli spostamenti dei cittadini israeliani da Israele agli insediamenti saranno strettamente controllati, per impedire l'afflusso di "rinforzi" all'interno delle colonie.
La Striscia di Gaza sarà chiusa in luglio da migliaia di soldati, mentre migliaia di poliziotti cominceranno a convergere verso il teatro delle operazioni.
Poliziotti e soldati non saranno armati, e saranno dotati di idranti per disperdere coloro che opporranno resistenza. Unità speciali, armate, si terranno ai margini, pronte a intervenire in caso di violenze.
Dal 15 agosto nessun israeliano potrà più entrare nelle colonie. Ogni giorno, a partire da quella data, saranno evacuate da una a tre colonie, cominciando da quelle dove minore è la resistenza. Nelle prime tre settimane saranno evacuate quindi le colonie della Striscia, mentre nella quarta settimana saranno evacuate le quattro colonie del nord della Cisgiordania.
"Ci vorrà più tempo se dovremo affrontare le violenze degli estremisti israeliani e gli attacchi dei palestinesi", ha detto l'ufficiale, che prevede anche una ripresa degli attacchi da parte di Hezbollah lungo la frontiera con il Libano.
I giornalisti saranno autorizzati a recarsi sul posto solo se accompagnati dai soldati. Una sala stampa sarà comunque allestita in un kibbutz nei pressi della Striscia.(fonte Afp) Dall'agenzia AGI-Reuters sull'accordo raggiunto dal governo con una parte dei coloni: (AGI/REUTERS) - Gerusalemme, 26 mag. - La maggioranza dei coloni israeliani insediati nella Striscia di Gaza ha concluso un'intesa con il governo di Ariel Sharon per abbandonare l'enclave palestinese senza opporre resistenza al piano del premier per il suo sgombero unilaterale e definitivo, in programma a partire dalla meta' di agosto. Lo riferisce oggi il quotidiano a maggiore tiratura dello Stato ebraico, 'Yedioth Ahronoth', secondo cui l'accordo e' stato ormai sottoscritto dai rappresentanti di almeno un migliaio di famiglie di coloni, che costituiscono nel loro complesso oltre la meta' della popolazione degli insediamenti interessati dal ritiro, pari a 8.500 anime. I termini dell'accordo prevedono in particolare il trasferimento in massa dei firmatari in una nuova struttura collettiva, chiamata Netzanim, che si estende lungo la costa israeliana nei pressi della citta' di Ashkelon, al sud. Il nucleo essenziale della comunita' che andra' a stabilirvisi sara' formato dagli ex residenti di Gush Katif, il piu' importante blocco d'insediamenti attualmente esistente a Gaza; stando al giornale, Netzanim e' un vasto appezzamento di terra di ottima ubicazione e dalle eccellenti potenzialita' economiche. (AGI) Infine una ADNKRONOS sulle minacce di Hezbollah a Israele, al Libano e alla comunità internazionale: Beirut, 25 mag. - (Adnkronos/Dpa) - Lo sceicco Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah, ha minacciato di ''tagliare le mani'' a chiunque cerchi di disarmare il suo movimento. ''Noi non permetteremo a nessuno di disarmarci'' ha aggiunto, riferendosi alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza 1559 approvata lo scorso settembre che chiede, tra l'altro, il disarmo di tutte le milizie in Libano, con un chiaro riferimento al movimento sciita.
''Gli americani ed i loro alleati sionisti stanno lavorando per far applicare questa parte della risoluzione'' ha detto lo sceicco parlando a decine di migliaia di sostenitori a Bint Jebril, cittadina sciita poco distante dal confine con Israele, in occasione del quinto anniversario del ritiro israeliano dalla Fascia di sicurezza nel Libano meridionale.
E' poi tornato a minacciare, ricordando che il Partito di Dio possiede oltre 12mila missili che puo' usare contro il nord d'Israele. ''L'intero nord della Palestina occupata - ha detto - come tutti i suoi insediamenti, fattori e campi coltivati sono alla portata della gittata delle armi dei combattenti della resistenza islamica'' Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la propria opinione alla redazione di Agi e Adnkronos. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita. Invitamo anche a scrivere ai propri giornali di riferimento su queste notizie. Gli indirizzi nella sezione media.