Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Sharon avverte: in Medio Oriente contano i fatti, non gli accordi scritti la maggior parte delle cronache del suo discorso sono però incomplete
Testata:Corriere della Sera - City - Ansa - Agi Autore: la redazione Titolo: «Sharon attacca: « Gli arabi non sanno stare ai patti » - Ritiro da Gaza, Sharon contestato a New York - M.O.: Sharon a ccordi firmati da arabi non valgono la carta»
Il CORRIERE DELLA SERA di mercoledì 25 maggio 2005 pubblica a pagina 16 un trafiletto dal titolo " Sharon attacca: « Gli arabi non sanno stare ai patti »".
In esso non viene riportata la conclusione del discorso del leader israeliano: contano i fatti, non le parole, anche quelle scritte.
Ecco il testo: Polemica presa di posizione del premier israeliano Ariel Sharon che, a una conferenza a porte chiuse organizzata per lui da un'associazione ebraica di New York, non ha avuto remore nell'affermare di essere scettico circa il valore e l'attendibilità degli accordi sottoscritti dai Paesi arabi. « Senza offesa per il mondo arabo » , ha osservato Sharon, forse per ingraziarsi un uditorio dal quale poco prima era stato contestato per il piano di ritiro da Gaza, « bisogna dire che i loro accordi, le dichiarazioni e i discorsi non valgono la carta su cui sono scritti » . A pagina 7 di CITY di martedì 24 maggio 2005la redazione riporta un trafiletto, ripreso da ANSA dal titolo "Ritiro da Gaza, Sharon contestato a New York", ancora piuù incompleto del trafiletto del CORRIERE: Neppure in terra americana Ariel Sharon è al riparo dalle critiche al piano di ritiro da Gaza. Il premier israeliano è stato duramente contestato a New York, dove ha incontrato le associazioni ebraiche nel tentativo di convincerle della bontà dell'iniziativa. (Ansa)
Ecco invece un lancio AGI, che da la notizia in modo più completo: (AGI/AFP) - New York, 24 mag. - Clamorosa presa di posizione del primo ministro israeliano Ariel Sharon che, intervenendo a una conferenza a porte chiuse organizzata per lui da un'associazione filo-ebraica di New York, non ha avuto remore nell'affermare di essere profondamente scettico circa il valore e l'attendibilita' degli accordi sottoscritti dai Paesi arabi: a dispetto dell'intento del suo stesso ministro degli Esteri, Sylvan Shalom, di lanciare una campagna di distensione per normalizzare i rapporti con una decina di essi e allacciare quindi regolari relazioni diplomatiche. "Senza offesa per il mondo arabo", ha osservato Sharon, forse per ingraziarsi un uditorio dal quale solo poco prima era stato pesantemente contestato per il suo piano, finalizzato al completo ritiro unilaterale dalla Striscia di Gaza entro l'estate, "bisogna dire che i loro accordi, le dichiarazioni e i discorsi non valgono la carta su cui sono scritti. Nessuno che non viva nella regione del Medio Oriente e' in grado di comprendere", ha insistito il premier d'Israele, citato dai mass media del suo Paese, "che la' le parole come sono formulate sovente offrono garanzie assai limitate. Cio' che conta davvero", ha spiegato, "sono le azioni, i fatti". Sharon e' in visita privata di tre giorni nella megalopoli americana, e non ha in programma incontri a livello formale con le autorita' degli Stati Uniti, ove oggi arrivera' invece per un'inedita missione ufficiale il presidente dell'Autorita' Nazionale Palestinese, il moderato Mahmoud Abbas alias Abu Mazen; il leader dell'Anp dopodomani sara' ricevuto dal presidente George W. Bush alla Casa Bianca. (AGI) Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla direzione del Corriere della Sera, City, Ansa e Agi . Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.