Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
In difesa della libertà di insegnamento e di espressione un appello di docenti e studenti di un liceo scientifico romano
Testata:Informazione Corretta Autore: la redazione Titolo: «In difesa della libertà di insegnamento e di espressione»
Riceviamo e volentieri pubblichiamo un appello firmato da "una minoranza di docenti e studenti del liceo scientifico "Cavour" di Roma". Come giustamente nota il docente che ce lo ha inviato è "particolarmente interessante il fatto che il documento sia stato firmato dagli studenti".
Ecco il testo: Il ripetersi di deprecabili episodi di attacco alla libertà di espressione e d’insegnamento avvenuti a Pisa nell’ottobre 2004, a Firenze nel febbraio scorso e ora a Torino* (20 aprile e 2 maggio) nei confronti di docenti ebrei e rappresentanti dello Stato d’Israele – la docente di geografia culturale Daniela Santus, accusata di "propaganda sionista" da un Collettivo Universitario Autonomi, ha avuto la lezione interrotta il 20 aprile, con lancio di fumogeni e uova, mentre la contestazione del 2 maggio si è svolta all’esterno, e questo perché aveva invitato il vice ambasciatore israeliano Elazar Cohen a tenere una lezione di economia – ci spingono a rivendicare con calma ma con fermezza la libertà d’insegnamento e di espressione in assenza della quale la stessa funzione e il ruolo dell’insegnante non hanno più senso. Che la lotta politica anche dura ma civile e democratica si esprima a volte con toni accesi e modi aspri, non ci scandalizza, anche se ci può dispiacere. Ben diversa è la situazione che si verifica quando si impedisce l’esercizio di diritti fondamentali, riconosciuti dalla Costituzione. In tal caso lo scontro politico, che nella scuola è accettabile solo nella misura in cui non comprometta le libertà fondamentali e non impedisca la elaborazione e la trasmissione del sapere, si configura come un attacco alle istituzioni democratiche, attacco che va respinto con fermezza e chiarezza. Alcuni docenti e studenti del liceo scientifico Cavour esprimono quindi la loro completa solidarietà alla docente ebrea torinese vittima di una aggressione ingiustificata, e alla comunità ebraica italiana, quale che sia la posizione politica degli aggressori; auspicano che episodi del genere, che bisogna a tutti i costi impedire, qualora si ripetano siano immediatamente respinti e giudicati incompatibili con la convivenza democratica e civile; rivendicano il rispetto più geloso e rigoroso della libertà d’insegnamento; rifiutano categoricamente qualsiasi diktat comunque giustificato volto a impedire l’accesso nella scuola italiana a rappresentanti di qualsiasi paese straniero; deprecano l’ambiguità e la possibilità di derive totalitarie in posizioni che, dietro lo schermo della critica politica, facciano passare per "antisionismo" il rifiuto dell’esistenza stessa dello Stato d’Israele.
*Il 22 febbraio scorso l’ambasciatore israeliano Ehud Gol, invitato per una lezione dalla facoltà di Giurisprudenza, viene accolto con insulti e striscioni. Nell’ottobre 2004 il consigliere d’ambasciata Shai Cohen, invitato a tenere una lezione alla facoltà di Scienze politiche di Pisa viene minacciato dagli studenti. La conferenza è annullata. (Corriere della Sera del 7.05.05).
Docenti e studenti del liceo scientifico Cavour Per la libertà d’insegnamento e di espressione.