Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Colombo difende Israele: polemica a sinistra insorgono Rifondazione e Comunisti italiani
Testata: Corriere della Sera Data: 19 maggio 2005 Pagina: 8 Autore: Lorenzo Fuccaro Titolo: «"Non si demonizzi Israele": Colombo attacca, lite a sinistra»
Levata di scudi dell'estrema sinistra contro Furio Colombo per la sua presa di posizione a favore di Israele. Secondo l'ex direttore dell'UNITA', quotidiano che, va notato, per anni ha diffuso disinformazione su Israele e la sua lotta al terrorismo, chi contesta il diritto all'esistenza di Israele è un "fascista".
La replica dell'estrema sinistra è fuori bersaglio: non si può chiamare fascista chi critica Israele, dicono in coro Marco Rizzo, Maura Cossutta e Luisa Morgantini. Ma il tema, al solito, non erano le critiche a Israele, ma la negazione della legittimità della sua esistenza.
Chi la fa propria, fascista o comunista che sia, si schiera contro la pace e la democrazia.
Ecco l'articolo: L'ex direttore dell' Unità Furio Colombo, nel giorno del suo esordio come curatore della rubrica delle lettere, schiera il giornale della sinistra vicina ai Ds su una posizione filoisraeliana, e di conseguenza di netta chiusura verso quanti criticano lo stato di Israele. Una posizione, quella di Colombo, da sempre molto attento al mondo ebraico, che urtica quei rappresentanti della sinistra estrema che, se non hanno apertamente appoggiato quelle contestazioni, certamente ne condividono, e in certi casi, ne giustificano le ragioni. Colombo risponde a un lettore dell'Università di Parma che equipara ai fascisti e ai nazisti chi ha impedito ai rappresentanti dello stato di Israele di prendere la parola negli atenei di Firenze, Pisa e Torino. L'ex direttore dell' Unità fa un lungo ragionamento partendo dalla constatazione che la sinistra ha dato un contributo nella lotta al fascismo e al nazismo, una lotta al termine della quale è stato possibile liberare l'Europa dalla tirannia ed erigere lo stato di Israele. Le sue parole sono delle scudisciate sul volto degli estremisti. « Impedire la parola — scrive — a un rappresentante di Israele per non volere sentire le sue ragioni è un atto fascista, è come avere perso quella guerra di libertà che celebriamo ( e molti non voglio no celebrare) ogni 25 aprile. Vuol dire mettersi dalla parte di chi vuole cancellare quella data. Non c'è niente di sinistra nel fare tacere una voce di Israele. C'è, che si voglia o no, una consonanza col fascismo » . Essere paragonati ai fascisti non piace per nulla a chi si colloca al l'estrema sinistra. E lo testimoniano le loro reazioni che tradiscono un certo imbarazzo. Marco Rizzo, del Pdci, rigetta l'equazione proposta da Colombo e afferma che « se è giusto esecrare quanti vogliono togliere la parola a un rappresentante di Israele è altrettanto giusto potere criti care le azioni del governo di Ariel Sharon » . Rizzo non parteciperebbe a manifestazioni come quelle che ci sono state negli atenei di Firenze, Pisa e Torino: « Io non appoggio certo quelle azioni tuttavia comprendo quello che ci sta dietro » . E quello che ci sta dietro è la critica alla politica di Sharon nei confronti dei palestinesi. Analogo il giudizio di Maura Cossutta, anche lei del Pdci, assai polemico nei confronti nei confronti di Colombo. « Sono amareggiata e indignata — osserva — non comprendo perché si sia dato del fascista a chi contesta le scelte del governo di Tel Aviv e si esprime in favore dei diritti del popolo palestinese » . Molto più duro e per certi aspetti giustificazionista il commento di Luisa Morgantini, europarlamentare di Rifondazione comunista. « Tutti dovrebbero dialogare — dice — , tuttavia occorre sapere distinguere tra chi lotta per i propri diritti pacificamente e chi no. E' indecente che certa sinistra non sappia distinguere. Non si può sottacere che Israele occupa illegalmente i territori dei palestinesi » . Eppoi, sbotta la Morgantini, « basta con questi ricatti, Israele non è immune dalle critiche. Occorre quindi che le due parti lavorino assieme per vedere riconosciute le ragioni di Israele e quelle dei palestinesi » . Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla direzione del Corriere della Sera. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.