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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Corriere dell'Università e del Lavoro Rassegna Stampa
18.05.2005 Negare il diritto all'esistenza di Israele non è "xenofobia"
assoluzione per gli squadristi rossi

Testata:Corriere dell'Università e del Lavoro
Autore: un giornalista
Titolo: «Razzismo in ateneo? No grazie!»
Il CORRIERE DELl'UNIVERSITA' E DEL LAVORO dell'8 maggio 2005 pubblica a pagina 4 un articolo nel quale, dopo le dichiarazioni del rettore Ezio Pellizzetti, che negano l'antisemitismo nell'ateneo, si legge:


In effetti più che una rivendicazione razzista la protesta degli studenti del collettivo appare come una rivendicazione politica, come una chiara e ferma protesta nei confronti di chi si oppone alla nascita di uno Stato palestinese in Terra Santa. Che con la xenofobia sembra davvero avere poco a che fare.


Da parte nostra osserviamo: 1) non si capisce perchè indirizzare una "chiara e ferma protesta nei confronti di chi si oppone alla nascita di uno Stato palestinese in Terra Santa" verso il governo israeliano, dato che Sharon si è espresso a favore della nascita di uno Stato palestinese 2)chiedere che ai rappresentanti di uno Stato sia negato il diritto di parola e chiedere, per di più, l'adesione a un boicottaggio accademico basato su false accuse (l'Univerisità di Haifa avrebbe minacciato di licenziamento un suo professore di estrema sinistra, ma ciò è falso) non significa contestare una qualsiasi politica, ma la legittimità stessa di quello Stato 3) perchè nessuna protesta contro la Russia impegnata nella guerra in Cecenia o, a suo tempo, contro l'Iraq di Saddam Hussein? (abbiamo appreso in queste settimane degli stretti rapporti esistenti da lunga data tra l'ateneo torinese e quelli iracheni) 4) ammesso di essere in presenza di una "contestazione politica", questa è espressa cercando di impedire lo svolgimento di una lezione universitaria, lanciando razzi e uova marce e profferendo minacce di morte: sono modalità legittime?

Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla direzione del Corriere dell'Università e del Lavoro. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.


redazioneroma@corriereuniv.it
redazionenapoli@corriereuniv.it

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