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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Avvenire Rassegna Stampa
17.05.2005 Proteste in Israele contro il disimpegno da Gaza
la cronaca di Graziano Motta

Testata: Avvenire
Data: 17 maggio 2005
Pagina: 13
Autore: Graziano Motta
Titolo: «Coloni, prova generale anti-ritiro da Gaza Circolazione paralizzata nei grandi centri»
AVVENIRE di martedì 17 maggio 2005 pubblica una corretta cronaca di Graziano Motta, che riportiamo:
In un clima di grande sensazione per la rivelazione di due attentati, rimasti però allo stato di progetto, contro la Spianata delle moschee di Gerusalemme a opera di alcuni estremisti ebrei di destra, ieri parecchie migliaia di loro compagni, militanti in partiti nazionalisti e confessionali, hanno cercato di effettuare una sorta di prova generale della minacciata paralisi generale di Israele in agosto quando i coloni saranno fatti evacuare dagli insediamenti di Gaza. L'obiettivo di decine di gruppi, ognuno formato da centinaia di facinorosi, è stato di bloccare gli snodi stradali e alcune delle arterie più importanti del Paese.
In effetti, nel pomeriggio, sono riusciti a sconvolgere per molte ore, il ritorno a casa dal lavoro di migliaia di persone. Scontrandosi ripetutamente con le forze dell'ordine. Il numero dei fermati oltre duecento, e dei feriti, una dozzina fra gli agenti, da un'idea della gravità dei disordini.
Sono stati invece rimessi in libertà, dopo tre settimane di interrogatori nell'ambito di due inchieste separate, nove attivisti che erano stati arrestati per aver progettato degli attentati contro la Spianata delle Moschee a Gerusalemme. Alcuni appartenenti alla setta ultraortodossa Breslav avrebbero voluto lanciarvi un razzo anticarro e delle bombe a mano dal tetto di un collegio rabbinico ma non erano riusciti a procurarseli per mancanza di mezzi e poi non avevano alcuna conoscenza militare per operare. Ragion per cui sono stati prosciolti dal procuratore dello Stato. Così come un uomo d'affari, ritenuto vicino alla destra eversiva, e tre suoi amici appassionati di modellismo che avevano discusso della possibilità di far sorvolare la Spianata con un piccolo aereo teleguidato.
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