Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Per Sergio Romano la critica dell'infibulazione è come l'antisemitismo, le leggi contro il razzismo come il terrorismo islamico l'equiparazione sul primo quotidiano italiano
Testata:Corriere della Sera Autore: Sergio Romano Titolo: «Il film condannato»
Pubblichiamo, dal CORRIERE DELLA SERA di mercoledì 13 aprile 2005, la lettera di un lettore a Sergio Romano e la risposta del titolare della rubrica delle lettere del primo quotidiano italiano.
Il quale equipara la critica all'infibulazione e al fondamentalismo islamico a un falso antisemita e al manifesto politico del nazismo, la censura imposta dal terrore islamista alle leggi contro la diffusione dell'odio raziale.
Ecco il testo: Caro Romano, tutte le persone civili dovrebbero onorare la memoria di Theo Van Gogh, barbaramente ucciso da criminali nemici delle più elementari libertà e diritti riconosciuti a uomini e donne nel mondo Occidentale. La decisione di non proiettare il film è solo in parte giustificabile da ragioni di sicurezza e si deve anche al malinteso "politicamente corretto" tipico di certa cultura europea secondo cui l'infibulazione, l'oppressione e la negazione dei diritti delle donne da parte dell¹Islam sarebbe solo una "differenza culturale" da rispettare. Angelo Ventura , angeloventura@iol.it
Può darsi che lei abbia ragione. Anche a me piacerebbe che le opere dell¹ingegno circolassero sempre liberamente. Ma né io né lei abbiamo visto il film e possiamo giudicare dell¹impatto che avrebbe sull¹opinione pubblica musulmana, anche moderata. Le ricordo poi che vi sono in Europa Paesi liberaldemocratici che proibiscono la pubblicazione di testi, come "I protocolli dei savi di Sion" e "Mein Kampf", perché considerati razzisti o tali da suscitare ostilità verso altri gruppi etnici e pericolosi per l¹ordine pubblico. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla direzione del Corriere della Sera. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.