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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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La Repubblica Rassegna Stampa
08.04.2005 Fini a Silvan Shalom: per l'Italia gli Hezbollah sono terroristi
importante dichiarazione del ministro degli Esteri italiano al suo omologo israeliano

Testata: La Repubblica
Data: 08 aprile 2005
Pagina: 27
Autore: un giornalista
Titolo: «Fini incontra l´israeliano Shalom»
Da LA REPUBBLICA di venerdì 8 aprile 2005, il resoconto di impegnative e positive dichiarazioni del ministro degli Esteri italiano:
«Tra i 25 Paesi dell´Unione europea l´Italia è convintamente schierata a sostegno della tesi di coloro che dicono che tutta Hezbollah è un´organizzazione terroristica e non c´è alcuna distinzione tra la cosiddetta ala militare e l´ala politica». Lo ha detto ieri il ministro degli Esteri Gianfranco Fini al termine di un incontro con il collega israeliano Sylvan Shalom.
Parlando della situazione fra Siria e Libano, Fini ha spiegato che «l´Italia, insieme agli altri partner dell´Unione Europea, ha chiesto risolutamente alla Siria di garantire il rispetto della risoluzione 1559 non solo per la parte relativa al ritiro delle truppe (dal Libano, ndr), quanto per la parte relativa al disarmo delle milizie degli Hezbollah».
I due ministri hanno poi sottolineato il buono stato delle relazioni italo-israeliane, cementate da «valori comuni». «Israele rappresenta una fetta di Occidente collocata in Medio Oriente» e quindi se si raggiungerà la pace sono da prevedere anche «aumenti di investimenti, non solo italiani, ma di tutta l´Unione europea», ha detto il ministro. Infine sul programma nucleare iraniano, Fini ha spiegato che la «preoccupazione maggiore» dell´Europa è quella di «avere garanzie reali e non solo verbali» sul fatto che la ricerca rimanga solo sul piano civile.
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