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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Adnkronos - Agi Rassegna Stampa
05.04.2005 Notizie di agenzia ignorate dai quotidiani interessati solo alla propaganda
ma anche chi le riferisce trasforma i terroristi in "combattenti" o "militanti"

Testata:Adnkronos - Agi
Autore: le redazioni
Titolo: «M.O.: da Hezbollah denaro per attacchi contro Israele - M.O.: Isarele e ANP vicini ad accordo su ricercati palestinesi»
Tre notizie di agenzia del 04-04-05, ignorate da molti quotidiani del 5-04 e in particolare da Repubblica, Unità e Manifesto, che tanto risalto hanno invece dato alla notizia della progettata discarica a Nablus

Ecco il primo lancio, ADNKRONOS, su finaziamenti Hezbollah al terrorismo palestinese, nel quale si segnala l'abituale confusione semantica tra "terroristi" e "combattenti":

Londra, 3 apr. (Adnkronos) - La milizia fondamentalista sciita
degli Hezbollah filoiraniani del Libano ha offerto e continua ad
offrire denaro come ricompensa in cambio di attacchi destinati a far
vacillare la fragile tregua con Israele. A rivelarlo sono combattenti
palestinesi citati dal ''Sunday Times'', che ricorda come il premier
israeliano Ariel Sharon abbia chiaramente lasciato intendere che un
attentato suicida a Tel Aviv potrebbe spingerlo ad abbandonare i
negoziati con l'Autorita' palestinese e potrebbe anche causare un
rinvio del piano di disimpegno da Gaza, in programma per luglio.

I combattenti citati dal giornale - i cui nomi figurano tutti
sulla lista dei 'most wanted' da Israele - hanno detto di aver
ricevuto pagamenti di somme fino a novemila dollari inviate dagli
Hezbollah in Cisgiordania per attacchi contro Israele durante gli
ultimi 4 anni.La maggior parte del denaro e' stata inviata alla
Jihad Islamica, hanno ancora reso noto le fonti citate dal giornale,
tutti esponenti delle Brigate dei Martiri di Al Aqsa, ala militare di
Fatah, a conoscenza dei pagamenti perche' - hanno spiegato - in
contatto con la Jihad islamica nella loro area, nei pressi della
citta' cisgiordana di Nablus.

Ala'a Sanakreh, 27enne leader del gruppo citato dal 'Sunday
Times', spiega di aver preso denaro da Hezbollah quando Arafat ha
smesso di pagare i combattenti di Fatah: poi pero' ''eravamo in
disaccordo con la gente della Jihad Islamica, perche' Hezbollah
pensava solo agli attacchi contro Israele e non alle famiglie dei
martiri. Quindi non abbiamo piu' preso denaro''. Da allora ogni
offerta di Hezbollah e' stata respinta perche' i leader del gruppo
sono stati chiari nel dire che bisogna dare una possibilita' a Mahmoud
Abbas, il leader dell'Anp, intento a negoziare con Israele. Ma offerte
di denaro per organizzare attacchi sono giunte ancora dai
rappresentanti di Hezbollah a Beirut. Offerte dietro le quali, secondo
il giovane leader, vi sarebbero l'intelligence e la Guardia
Rivoluzionaria iraniane.



Un altro lancio ADNKRONOS, sui progressi dei colloqui tra Israele e Anp, dove i terroristi diventano "militanti":
Ramallah, 4 apr. (Adnkronos/Dpa) - Israele e Anp sono prossimi
ad un accordo sulla questione dei militanti palestinesi ricercati
dagli israeliani. Lo ha riferito all'agenzia tedesca Dpa Abdul Fattah
Hamayel, capo del comitato palestinese costituito a questo scopo in
Cisgiordania. Gli israeliani -ha spiegato- lo hanno informato questa
mattina di avere pronta una bozza di accordo, che verra' inviata
all'Autorita' nazionale palestinese perche' la esamini.
Appena avremo garanzie da parte israeliana che non perseguiranno
le persone sulla lista dei ricercati ''avremo risolto il 95% della
questione'', ha detto Hamayel, che e' anche deputato del Consiglio
legislativo palestinese. Il suo comitato incontrera' entro due giorni
il presidente dell'Anp Mahmoud Abbas per discutere del disarmo dei
militanti ricercati e del loro assorbimento nelle forze di sicurezza
palestinesi. In Cisgiordania vi sono almeno 500 palestinesi sulla
lista israeliana dei ricercati. Un altro comitato palestinese si
occupa della questione dei militanti ricercati a Gaza.
Infine, un lancio AGI:
(AGI/AFP) - Gerusalemme, 4 apr. - Il premier israeliano Ariel
Sharon ha confermato che Israele non ha intenzione di demolire
le abitazioni degli 8.000 coloni che dovranno lasciare la
Striscia di Gaza. La notizia e' arrivata da fonti parlamentari
al termine di una riunione a porte chiuse del premier con la
commissioni Esteri e Difesa della Knesset. Nella riunione e'
emerso anche che il controverso enclave colonico nel cuore
della citta' cisgiordana di Hebron e' di "interesse
strategico". A Hebron, circondati da 120.000 palestinesi,
vivono infatti ancora circa 600 coloni ebrei, super-protetti da
centinaia di soldati israeliani. In base agli accordi con
l'Autorita' Palestinese, Israele ha evacuato l'80 per cento
della citta' nel 1997, ma ancora occupa un enclave attorno alla
Tomba dei Patriarchi, che e' un luogo sacro a entrambe le
religioni, ebrea e musulmana. (AGI)
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