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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
09.03.2005 La pena di morte nell'Anp
previste esecuzioni a fine marzo

Testata:Informazione Corretta
Autore: la redazione
Titolo: «La pena di morte nell'Anp»
Riprendiamo dalla newsletter Niotizie su Israele del sito ilvangelo.org un lancio Nuova Agenzia Radicale:
Autorità Palestinese. Ripresa delle esecuzioni entro fine marzo

Almeno cinque esecuzioni saranno effettuate entro la fine di marzo, riferisce la Bbc, secondo cui il muftì di Gerusalemme, Sheikh Ikrima Sabri, ha già approvato le condanne a morte di cinque prigionieri.
Non è noto se queste cinque persone rientrino tra quelle condannate a morte per "collaborazionismo" in favore di Israele.
"Rimandare gli ordini di esecuzione incoraggerebbe il fenomeno delle vendette all’interno della comunità palestinese", ha spiegato Sabri. "La vendetta è assolutamente vietata dalla religione, e le persone non devono farsi giustizia da sole". In ogni modo –ha concluso il religioso – nessuna esecuzione sarà effettuata senza l’approvazione finale del Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen).
Come già riportato da Nessuno tocchi Caino, sono 51 i casi di condannati a morte che il Presidente dell’ANP ha trasferito al Mufti di Gerusalemme, circa la metà relativi a persone condannate a morte per "collaborazionismo".
La settimana scorsa funzionari dell’Autorità Palestinese avevano dichiarato che nessuna decisione finale era stata presa sulla ri-applicazione della pena di morte, e che nessuna esecuzione era imminente.
In base alla Legge di Procedura Penale dell’Autorità Palestinese la ratifica della sentenza di morte da parte del Presidente presuppone che siano stati esauriti i due gradi di giudizio e sia giunta anche l’autorizzazione alla esecuzione da parte del Muftì.
Mahmoud Abbas ha già autorizzato decine di esecuzioni, tra cui quelle di tre presunti collaborazionisti in favore di Israele.
Da quando l’ANP è stata istituita nel 1994, sono stati giustiziati sei palestinesi, di cui due per aver "collaborato" con Israele. Le esecuzioni, avvenute tutte tramite plotone, erano state tutte autorizzate da Arafat. Le ultime esecuzioni legali in Palestina sono state 3, sono avvenute nel 2002 e tutte per omicidio. Ma, in dieci anni di vita dell’ANP, oltre 100 palestinesi, sospettati di aver collaborato con Israele, sono stati uccisi per strada, la maggior parte ad opera delle Brigate dei Martiri di Al Aksa, gruppo della fazione di Fatah del Presidente Abu Mazen.



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