Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Una notizia data a metà e una foto tendenziosa sulla barriera difensiva sui due quotidiani gratuiti
Testata:Leggo - City Autore: la redazione Titolo: «Gaza, Israele approva il ritiro - Il governo israeiano approva il ritiro da Gaza e dalla Cisgiordania»
A pag. 2 di LEGGO di lunedì 21 febbraio 2005 la redazione firma un trafiletto dal titolo: "Gaza, Israele approva il ritiro" Se il titolo è giusto, l'articolino è una mezza notizia. Sicuramente è a causa dell'esigenza di sintesi (Leggo è un giornale gratuito che fornisce le notizie principali in poche righe, stile flash), ma è comunque scorretto si può scrivere che "la barriera di separazione ingloberà il 7% della Cisgiordania e 10 mila palestinesi", omettendo invece la notizia dello spostamento a favore dei palestinesi stessi e causando maggiori rischi attentati per la popolazione civile israeliana. GERUSALEMME - Il governo israeliano ha approvato ieri il ritiro degli insediamenti dalla Striscia di Gaza e dal nord della Cisgiordania. Lo sgombero dei coloni inizierà il 20 luglio, sarà attuato in 4 fasi che dovranno essere approvate dal governo. E' stato inoltre stabilito il nuovo tracciato della barriera di separazione. Ingloberà il 7% della Cisgiordania e 10 mila palestinesi. A pag. 8 di CITY invece, è presente un articolo un po' più ampio, dal titolo: "Il governo israeiano approva il ritiro da Gaza e dalla Cisgiordania" ma corredato da una foto di un bambino che corre lungo il "muro" (ricordiamo che questo è soltato l'8% di tutta la barriera difensiva), ripreso naturalmente dal basso (si intravede unanstriscia di terreno), in modo da farlo sembrare più alto. GERUSALEMME - Il governo israeliano ha dato ieri il suo assenso al piano d disimpegno da 21 insediamenti nella Striscia di Gaza e di altri quattro nel nord di Gaza e di altri quattro nel nord della Cisgiordania, abitati da circa ottomila coloni. La decisione è passata col voto favorevole di 17 ministri e quello contrario di 5: i ministri Binyamin Netanyahu (Finanze), Israel Katz (Agricoltura), Nathan Sharansky (Affari della Diaspora), Dani Naveh (Sanità) e Tzahi Hanegbi (Senza portafoglio). "Questo non è un giorno facile e non è un giorno lieto", ha detto il premier Ariel Sharon, aprendo la seduta del governo. "E' un processo molto difficile per gli abitanti, per Israele e per me. Ma è essenziale per il futuro di Israele", ha aggiunto. "Non avrei mai pensato che un giorno avrei alzato la mano a favore dell'abbandono di insediamenti". Il ritiro comincerà tra cinque mesi e sarà attuato a gruppi di insediamenti in quattro fasi, per ciascuna delle quali il governo dovrà dare la sua approvazione. Dopo il 20 luglio per i cittadini israeliani sarà illegale la permanenza nella Striscia. Verrà modificato anche il tracciato della barriera di separazione che Israele sta costruendo in Cisgiordania e che sarà molto più vicino alla linea verde, il vecchio confine antecedente al conflitto del 1967 (nella foto Reuters, un bambino palestinese vicino al muro a Gerusalemme Est). Ma la nuova barriera ingloberà comunque circa il 7% della Cisgiordania e 10mila palestinesi. (Ansa) Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare le loro proteste alla redazione di Leggo e City. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.