Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Perchè Tramballi ha franteso, e continua a fraintendere, Sharon come moltri altri commentatori che lo hanno demonizzato e che ora non sanno spiegarsi la sua politica
Testata: Il Sole 24 Ore Data: 10 febbraio 2005 Pagina: 5 Autore: Ugo Tramballi Titolo: «L'improvvisa metamorfosi del falco»
Dal SOLE 24 ORE del 9 febbraio 2005:
La pagina 5 del quotidiano di Confindustria è interamente dedicata ai commenti relativi al summit israelo-palestinese di Sharm El-Sheikh, con articoli firmati da Ugo Tramballi ed un editoriale in prima pagina dello storico israeliano Benny Morris.
Al di là della cronaca dell'evento, quello che ci ha maggiormente colpito è il pezzo di Ugo Tramballi dal titolo: "L'improvvisa metamorfosi del falco". Siamo compiaciuti che anche Tramballi, come gran parte della stampa internazionale, abbia cambiato giudizio nei riguardi di Sharon, prima considerato quasi un criminale, ora definito un uomo di pace paragonabile ad un altro generale israeliano, Rabin, ma resta il nostro giudizio negativo riguardo l'immagine che Tramballi ha sempre cercato di dare di Sharon. Solo uomini con una grande ed autorevole personalità sanno applicare umilmente, secondo lo scenario di quel momento, le strategie più consone per l'interesse del proprio paese, e Sharon ha sempre cercato di farlo. Prima come generale alla guida dell'esercito israeliano, a difesa dall'odio arabo che circonda ancora oggi lo stato ebraico, poi come politico. E' questo che i commentatori come Tramballi, secondo noi, non hanno capito; non si capisce Sharon affibiandogli etichette di "falco", ma riconoscendogli di aver sempre cercato e di continuare a cercare le strategie che gli sembravano e gli sembrano più opportune per il bene del popolo d'Israele.
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