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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Il Manifesto Rassegna Stampa
07.02.2005 Ufficiale israeliano assolto perchè i testimoni d'accusa ritrattano? E' impunità per i crimini dell'esercito
secondo il quotidiano comunista

Testata: Il Manifesto
Data: 07 febbraio 2005
Pagina: 5
Autore: la redazione
Titolo: «Uccide una bimba? A piede libero»
Il capitano israeliano accusato di aver sparato ripetutamente all'esanime tredicenne palestinese Iman al-Hams, già colpita in precedenza perchè erronemente creduta una terrorista, è stato scagionato.
Dei due testimoni che lo accusavano, uno ha ritrattato, l'altro non ha confermato le accuse.
(vedi: www.jpost.com/servlet/Satellite?pagename=JPost/JPArticle/ShowFull&cid=1107659936495&p=1078027574097)

In attesa che gli altri quotidiani italiani, che hanno dato ampio spazio alla vicenda, spesso utilizzandola per attaccare Israele, riportino questa notizia, troviamo una tempestiva (dis)informazione in merito sul MANIFESTO di lunedì 7 febbraio 2005.

Titola il quotidiano comunista: "Uccide una bimba? A piede libero". Il trafiletto che segue continua a distorcere la realtà in quanto parla della ritrattazione di un testimone, che avrebbe accusato gli "altri", che si lascia intendere siano numerosi, di aver anch'essi mentito.
Ecco l'articolo:

Un tribunale militare israeliano ha deciso ieri di liberare un ufficiale accusato di aver crivellato di colpi il 5 ottobre scorso presso Rafah (Gaza) una bambina palestinese di 13 anni entrata per ragioni non accertate in una zona molto vicina al fortino di Ghirit, alla frontiera con l'Egitto. La decisione drammatica di rimettere in libertà l'ufficiale è giunta dopo che uno dei soldati di guardia, un sergente, ha ammesso ieri di aver fornito falsa testimonianza nei confronti del suo superiore, verso il quale provava animosità. Secondo il sergente, anche altri soldati hanno fornito falsa testimonianza contro l'ufficiale. Il caso di Iman al-Hamas - questo il nome della bambina palestinese - aveva destato grande clamore in Israele sia per la efferatezza della sua uccisione sia per le accuse lanciate dagli stessi soldati che parlavano di una atroce «esecuzione sommaria» da pochi passi di distanza.
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