Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Lottare contro la banalizzazione e la minimizzazione della Shoah per evitare che si ripeta l'intervento dell'ambasciatore d'Israele in Italia in occasione della Giornata della Memoria
Testata: Panorama Data: 02 febbraio 2005 Pagina: 23 Autore: Ehud Gol Titolo: «Per non dimenticare. 60 anni fa l'orrore di Auschwitz»
PANORAMA datato 3 febbraio 2005 pubblica un articolo dell'ambasciatore d'Israele in Italia Ehud Gol scritto in occasione della Giornata della Memoria. Ecco il testo: Quest’anno il Giorno della Memoria ha assunto una rilevanza particolare a livello mondiale: sono trascorsi, infatti, 60 anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945. La liberazione di Auschwitz è un simbolo, non meno di quanto lo sia la rivolta del ghetto di Varsavia. Un simbolo della determinazione dell’uomo a combattere per la libertà, contro il male l’odio e la barbarie dell’uomo. Molti sopravvissuti ad Auschwitz giunsero in terra d’ Israele per prendere parte alla fondazione dello stato, ed è sempre importante ribadire che lo Stato d’Israele è sorto non a causa della Shoah, ma nonostante la Shoah. Per la prima volta nella storia la ricorrenza è stata commemorata anche all’Onu, dove il 24 gennaio si è tenuta una sessione speciale dell’ Assemblea generale, su iniziativa d’Israele, appoggiata da ben 138 dei 191 stati membri, tra i quali anche paesi musulmani o che non hanno relazioni diplomatiche con Israele. Un’altra commemorazione significativa è stata quella svoltasi ad Auschwitz, su iniziativa di Polonia e Israele, con l’importante partecipazione di molti giovani e alla presenza di capi di stato e rappresentanze di molti governi mondiali, tra cui anche l’Italia, che nell’ultimo anno è stata in prima linea nella lotta all’antisemitismo, presiedendo la task force internazionale per la memoria dell’Olocausto. Nonostante questi segnali, però, non dobbiamo illuderci che il fenomeno dell’antisemitismo sia sconfitto, anzi, proprio negli ultimi anni ha risollevato la testa assumendo anche nuove sembianze. In molti casi il nuovo antisemitismo assume le vesti di critica a Israele, focolare nazionale e rifugio del popolo ebraico. Per questo tutti noi abbiamo un motivo in più di riflessione, nel giorno in cui l’Europa è chiamata a ricordare le atrocità del passato e la memoria di milioni di vittime delle quali la follia nazista si rese responsabile. Oggi che la generazione dei sopravvissuti si avvia a scomparire è un dovere per tutti noi lottare, giorno per giorno, contro la minimizzazione e la banalizzazione della Shoah e contro le rinnovate tendenze revisioniste e negazioniste. Educare in questo spirito le generazioni future è l’unica garanzia per evitare il ripetersi della tragedia più terribile nella storia dell’umanità: la Shoah Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla dredazione di Panorama. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.