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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
05.01.2005 In tenzone d’amor…
vince chi fugge: i consigli di Giorgio Israel al Fondatore della Repubblica a proposito del cardinal Ratzinger, dell'antigiudaismo cristiano, e di manovre politiche di terz'ordine

Testata:Informazione Corretta
Autore: Giorgio Israel
Titolo: «In tenzone d’amor…»
Il giorno del Signore 2 gennaio 2005, il Fondatore de "La Repubblica", Eugenio Scalfari, in un articolo su "La fede dei laici contro i nichilisti", ci ha propinato la seguente gemma mentale:
"Dal canto mio aggiungo che Gesù di Nazareth ha modificato il Dio di Abramo, di Giobbe, del Qoèlet, il creatore del Leviatano, il Dio incontinente e tuonante dall´alto dei cieli. Il Figlio dell´Uomo ha modificato il Padre anzi l´ha sostituito. Forse è proprio di lì che il vecchio Dio ha cominciato a morire".
Di solito si dice Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe ma, per il Fondatore, Giobbe, il Qohelet e Leviatano debbono essere riferimenti assai più caratterizzanti nel senso della denigrazione. Comunque, non c’era bisogno che, per manifestare il suo incontinente odio nei confronti del Dio dell’Antico Testamento, il Fondatore gli mettesse addirittura il pannolone.
Ma lasciamo stare. Tutto ciò è molto penoso e non meriterebbe alcun commento. Se non fosse per il movente che anima questa ineffabile esternazione e che percorre tutto l’articolo del Nostro: tirare per l’altra manica il cardinale Ratzinger, affinché la smetta di flirtare col Presidente del Senato Marcello Pera. Per ottenere questo, tutto è buono, anche cercare di sedurlo con frasacce pescate nell’armamentario di un consunto antigiudaismo cristiano.
Il Fondatore stia attento, perché il Cardinale Ratzinger è anche colui che ha curato la preparazione del documento della Pontificia Commissione Biblica su "Il popolo ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia cristiana" in cui si legge che "senza l’Antico Testamento, il Nuovo Testamento sarebbe un libro indecifrabile, una pianta privata delle sue radici e destinata a seccarsi". Il Cardinale è altresì colui che nell’Introduzione scrive: "Un congedo dei cristiani dall’Antico Testamento avrebbe la conseguenza di dissolvere lo stesso cristianesimo".
Perciò, è meglio che il Fondatore lasci perdere e non ecceda in zelo. Forse gli conviene seguire l’ammonimento contenuto nel versetto di Metastasio: "In tenzone d’amor vince chi fugge".
E lasci in pace il Dio d’Abramo a tuonare dall’alto dei cieli. Lo si è già abbastanza tormentato nel corso dei secoli perché debba pure servire di sgabello a manovrette politiche di terz’ordine.

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