martedi` 16 dicembre 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
24.12.2004 Ministro dell'Anp conferma l'attitudine al vittimismo del mondo arabo
una lettera interessante, da prendere ad esempio

Testata: Corriere della Sera
Data: 24 dicembre 2004
Pagina: 43
Autore: Elisabetta Noè
Titolo: «Mondo arabo. Il vittimismo»
Il CORRIERE DELLA SERA di venerdì 24 dicembre 2004 pubblica una lettera molto interessante, sul vittimismo del mondo arabo e sulle dichiarazioni del ministro degli Esteri dell'Anp, Nabil Shaat, perfetto esempio di questo atteggiamento. E, non meno importante, una critica all'atteggiamento acritico della giornalista del Corriere che l'ha intervistato.
Ecco il testo:

Caro Mieli, traendo spunto dalla sua interessante risposta in cui si fa riferimento a un atteggiamento vittimista da parte del mondo arabo, noto che nell'intervista a Nabil Shaat non compare, da parte dell'intervistato, nessun accenno a quello che i palestinesi possono o devono fare per favorire il processo di pace, anche in termini di « concessioni » o « compromessi » con il loro interlocutore. Del resto l'intervistatore non pone nessuna domanda in tale direzione. Come se la responsabilità della trattativa — o della mancanza di una trattativa — ricadesse solo sulle spalle di Israele e come se un accordo consistesse unicamente in concessioni da parte israeliana.

Elisabetta Noè
Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla direzione del Corriere della Sera. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.




lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT