Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Un'analogia insostenibile: i posti di blocco israeliani ricorderebbero i lager secondo un quotidiano "progressista"
Testata: La Repubblica Data: 26 novembre 2004 Pagina: 20 Autore: la redazione Titolo: «Palestinese deve suonare il violino per passare il check point israeliano»
Riportiamo da pagina 20 di LA REPUBBLICA di venerdì 26-11-04 il trafiletto "Palestinese deve suonare il violino per passare il check point israeliano": La foto di un giovane costretto a suonare il violino prima di poter passare il posto di blocco di Beit Iba, vicino Nablus campeggiava ieri su molti giornali israeliani. L´immagine che evoca cupi ricordi dei campi di concentramento nazisti ha sollevato una dura polemica nei confronti dei militari israeliani. Un comunicato dell´esercito ha ammesso il grave errore dell´ufficiale di servizio attribuito a "scarsa sensibilità" ma ha precisato che non c´era alcuna intenzione di umiliare il cittadino palestinese. Sostenere che alcuni militari di uno stato democratico che,in un contesto in cui il terrorismo ha più volte realmente fatto strage della popolazione civile, per accertarsi che un violino non contenga esplosivo (motivazione che non viene indicata da REPUBBLICA), chiedono al suo propietariario di suonarlo "ricordino" gli aguzzini nazisti che facevano suonare il violino alle loro vittime prima di ucciderle è una intollerabile distorsione del senso morale degli eventi. Il palestinese al check point non era in un campo di concentramento, non era in attesa della morte. I soldati israeliani non erano aggressori e assassini, stavano difendendo una società aggredita.
( a cura della redazione di Informazione Corretta)
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