Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
L'uso improprio delle parole e delle immagini da parte del quotidiano romano
Testata: Il Messaggero Data: 16 novembre 2004 Pagina: 2 Autore: Stefano Trincia - Eric Salerno Titolo: «Casa Bianca, vacilla la strategia di pace- Sparatoria a Gaza, illeso l’erede di Arafat- Il moderato che si oppone al rais»
Nell’articolo di Stefano Trincia "Casa Bianca, vacilla la strategia di pace" de IL MESSAGGERO del 2004-15-04 non serio sembra l’uso della fotografia che ritrae un ebreo ortodosso con l’effige di Arafat in mano. La descrizione riporta testualmente:
ortodosso simpatizzante di Arafat
Trincia non dovrebbe dimenticare di chiarire il significato storico dell’immagine riportata. Andrebbe specificata l’esistenza di un piccolo gruppo di ebrei ortodossi che si dichiarano ufficialmente antisionisti e che non riconoscono assolutamente l’esistenza dello Stato di Israele. Solo così si rende il lettore informato veramente su quello che osserva. Nell’articolo, a pagina 3 de Il Messaggero del 2004-15-11, Eric Salerno scrive: per non fornire a Sharon una nuova scusa per bloccare il processo di pace
Salerno vuole sottolineare come Abu Mazen possa essere un candidato buono per gli USA e Israele. Conclude però con una frase che suona polemica e accusatoria nei confronti del Primo Ministro israeliano. Precisando che tutte le critiche hanno il diritto di essere poste, sarebbe stato giusto sottolineare come, dal 2001 in poi, l’unica richiesta fatta da Israele per trattare, quella della sua sicurezza dal pericolo terrorista, non sia mai stata considerata adeguatamente e messa in pratica per creare un clima di reciproca fiducia. Dare la colpa ad una sola parte ed ad una unica persona suona parziale e poco plausibile. Ne "Il moderato che si oppone al raìs". Nella quinta colonna, con riferimento alla cattura di Marwan Barghouti, viene testualmente scritto: Rapito a Ramallh da una unità militare israeliana nell’aprile del 2002 e da allora in carcere….
All’inviato del quotidiano romano ricordiamo che sul leader di Al-Fatah pendevano dei mandati di cattura della giustizia israeliana, che i reati contestati riguardavano il ruolo di organizzatore di attentati suicidi contro la popolazione civile israeliana e che quindi l’averlo portato davanti alla Corte rappresentava il dovere dei militari israeliani. Sono le persone innocenti a subire rapimenti, le persone latitanti pagano la loro colpa. Catturato, quindi, e non rapito.
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