Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
L'Europa non rompe con Israele, ma sta sempre con Arafat due versioni della politica mediorientale UE
Testata:Il Foglio - Agi Autore: un giornalista - la redazione Titolo: «Per rispolverare il rais - Bruxelles, resta fermo l'accordo di associazione con Israele»
Sul FOGLIO di oggi, 15-10-04, una breve ci informa che l'Europa non ha ancora capito chi è Yasser Arafat. Da pagina 4, "Per rispolverare il rais" PARIGI - Per rispolverare il rais Javier Solana, rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune, ha presentato pochi giorni fa un piano in quattro punti che mira a riavviare i negoziati di pace tra israeliani e palestinesi. L’Europa sembra voler riacquistare un ruolo di mediazione nella questione mediorientale. L’Ue – sotto la pressione del trio franco-tedesco- spagnolo (il ministro degli Esteri di Madrid, Miguel Angel Moratinos è stato per anni inviato dell’Ue in medio oriente) – offre assistenza ai palestinesi e avverte Israele che in caso di mancata collaborazione saranno messi in discussione i suoi aiuti. E’ stata inoltre avviata una serie di contatti con Anp e governo israeliano per promuovere un’iniziativa che metta fine all’assedio di Yasser Arafat nella muqata, scrive il quotidiano arabo al Sharq al Awsat. Secondo l’Ue, in vista di un ritiro unilaterale israeliano da Gaza, il libero movimento del rais palestinese nei Territori sarebbe indispensabile per la ripresa del processo di pace. Da un lancio di AGI e AFP apprendiamo invece che l'Unione Europea non ha accolto la proposta dell'inviato delle Nazioni Unite Jean Ziegler di sospendere l'accordo di associazione economica con Israele. La proposta di Ziegler si basava sull'accusa a Israele di violare i suoi obblighi di potenza "occupante". Poichè attualmente esiste una situazione di guerra tra Israele e Anp, tali obblighi vengono di fatto a coincidere, nell'interpretazione di Ziegler, con la proibizione dell'autodifesa. Ecco il testo: (AGI/AFP) - Bruxelles, 15 ott. - L'Unione Europea non ha alcuna intenzione di sospendere l'accordo di associazione che dal 2000 la lega a Israele. Lo ha puntualizzato la portavoce della Commissione Esecutiva, Emma Udwin, secondo cui "non esistono piani" in tal senso. La precisazione e' venuta dopo che ieri a Ginevra il relatore speciale delle Nazioni Unite per il Diritto all'Alimentazione, Jean Ziegler, si era appellato ai Venticinque affinche' varino sanzioni a carico dello Stato ebraico per aver violato tale fondamentale diritto a danno del popolo palestinese. A parare di Ziegler, infatti, Israele abuserebbe dell'accordo con l'Ue, che tra le sue "condizioni esesenziali" pone appunto il rispetto dei diritti umani. (AGI) Bruxelles, 15 ott. - La portavoce della Commissione ha peraltro proseguito sottolineando come, "in tutte le conclusioni del Consiglio dei Ministri comunitario e nei contatti con gli israeliani", si ponga l'accento "sulla necessita' di agire entro i limiti posti dal diritto internazonale, di rispettare i diritti dell'uomo e di evitare qualsiasi pregiudizio ai civili". Ieri era stato riferito che in un rapporto riservato, destinato all'esecutivo ebraico e messo a punto da esperti del ministero degli Esteri, si avverte il pericolo per Israele di entrare in "rotta di collisione" con l'Unione Europea se non riuscira' a porre fine al conflitto che l'oppone ai palestinesi, e di essere pertanto sottoposta a sanzioni sul tipo di quelle che colpirono il Sudafrica all'epoca del regime dell'apartheid. Lo stato ebraico, sempre stando alla relazione ministeriale, potrebbe ritrovarsi sempre piu' isolato sul piano internazionale, in misura direttamente proporzionale alla crescita dell'influenza geopolitica esercitata dall'Ue nel resto del mondo. Bruxelles, 15 ott. - La portavoce della Commissione ha peraltro proseguito sottolineando come, "in tutte le conclusioni del Consiglio dei Ministri comunitario e nei contatti con gli israeliani", si ponga l'accento "sulla necessita' di agire entro i limiti posti dal diritto internazonale, di rispettare i diritti dell'uomo e di evitare qualsiasi pregiudizio ai civili". Ieri era stato riferito che in un rapporto riservato, destinato all'esecutivo ebraico e messo a punto da esperti del ministero degli Esteri, si avverte il pericolo per Israele di entrare in "rotta di collisione" con l'Unione Europea se non riuscira' a porre fine al conflitto che l'oppone ai palestinesi, e di essere pertanto sottoposta a sanzioni sul tipo di quelle che colpirono il Sudafrica all'epoca del regime dell'apartheid. Lo stato ebraico, sempre stando alla relazione ministeriale, potrebbe ritrovarsi sempre piu' isolato sul piano internazionale, in misura direttamente proporzionale alla crescita dell'influenza geopolitica esercitata dall'Ue nel resto del mondo. L'Ue ha piu' riprese ha assunto un atteggiamento fortemente critico nei confronti di iniziative israeliane nei territori autoinomi palestinesi quali le demolizioni delle case di estremisti o presunti tali e dei loro familiari, il blocco dei progetti umanitari finanziati dalla stessa Unione, l'istituzuione di posti di blocco con severe restrizioni alla liberta' di movimento e di lavoro degli abitanti, per non parlare del controverso 'Muro di Sicurezza': la gigantesca barriera super-fortificata in costruzione lungo centinaia di chilometri, che dovrebbe alla fine separare Israele dalle aree palestinesi della Cisgiordania e in futuro anche della Striscia di Gaza, di fatto pero' annettendone alcune porzioni in quanto non sarebbe del tutto rispettato il tracciato della 'Linea Verde', il confine internazionalmente riconosciuto. Nella sua denuncia il relatore Onu aveva affermato che le Forze Armate istraeliane stanno "provocando una crisi umanitaria alimentare" tra i palestinesi. In base al rapporto che Ziegler medesimo presentera' la prossima settimana all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 22 per cento dei bambini residenti nei territori autonomi sono gravemente malnutriti, e meta' della popolazione complessiva dipende per la propria sopravvivenza dagli aiuti internazionali. "Sono state registrate gravi violazioni del diritto all'alimentazione, violazioni evidenti", aveva incalzato. L'accordo di associazione con l'Ue va sospeso". (AGI) Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la propria opinione alla redazione de Il Foglio e di Agi. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.