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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
12.10.2004 Sull'Iraq l'Ulivo adotta la linea di Zapatero
facile capire cosa bisogna aspettarsi su Israele

Testata:Informazione Corretta
Autore: Giorgio Israel
Titolo: «Sull'Iraq l'Ulivo adotta la linea di Zapatero»
Dunque, la prospettiva è ormai definitivamente chiara. Al vertice dei leader del centro-sinistra è uscita una linea politica fortemente difesa da Romano Prodi che ha messo tutti d’accordo.
Sulla questione dell’Iraq, le truppe dell’alleanza vengono definite addirittura "truppe di occupazione". Sì, proprio, di "occupazione". Ne discendono alcuni ovvi corollari. In particolare: chi si oppone alle truppe di occupazione? La resistenza. La resistenza irakena.
Inoltre, i leader si sono messi d’accordo sulla linea: "via le truppe italiane dall’Irak". Insomma, la linea di politica estera dell’Ulivo-centro-sinistra è ormai quella di Zapatero.
Dopo mesi di convulsioni, il riformismo è finito, i mugugni di Fassino e Rutelli - di cui parlano le solite "indiscrezioni" di stampa - sono cosa patetica, e quel che risalta è la trionfante soddisfazione di Bertinotti, Diliberto e Pecoraio Scanio.
Ora non dimentichiamo alcuni fatti precedenti. Questo candidato premier che si presenta come incarnazione italiana di Zapatero è quello stesso che, come presidente della Commissione Europea ha nominato il famigerato Tariq Ramadan "membro dei gruppo dei saggi (sic) sul dialogo dei popoli e delle culture che fa riferimento alla Commissione Europea sotto la presidenza di Romano Prodi". Il medesimo riporta in pompa magna questo titolo onorifico sulla sua pagina web, trabordante di accuse contro i crimini d’Israele e contro la lobby intellettuale ebraica.
Ricordiamoci queste e consimili cose, mentre l’Ulivo vira in direzione Indymedia. Per tutti coloro che hanno a cuore le sorti d’Israele la prospettiva è chiara.




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