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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Corriere dell a Sera Rassegna Stampa
08.10.2004 Strage di israeliani in Egitto: l'analisi scorretta di Guido Olimpio
che dà la colpa all'autodifesa di Israele

Testata:Corriere dell a Sera
Autore: Guido Olimpio
Titolo: «Gli 007 avevano lanciato l'allarme:»
Il Corriere della Sera di oggi, 08-10-04, dedica alla strage di turisti israeliani sul Mar Rosso l'apertura in prima pagina, una cronaca di Mara Gergolet e un'analisi di Guido Olimpio, che scrive:
Il 26 settembre, a Damasco, i servizi segreti israeliani hanno assassinato con una bomba nella sua vettura Izzadin Sheikh Khalil, uno dei capi militari di Hamas, addestratore di kamikaze e abile artificiere. Un omicidio mirato che ha provocato la rabbiosa reazione di Hamas. Alcuni esponenti hanno minacciato di colpire Israele all'estero, una possibilità poi smentita da esponenti più pragmatici. Poi è arrivata la settimana di sangue a Gaza, con decine di palestinesi uccisi dagli israeliani in risposta al lancio di razzi su Sderot. Un intervento pesante dell'esercito di Gerusalemme contro i militanti ma costato la vita anche a molti innocenti.
La risposta israeliana non è stata al semplice "lancio di razzi su Sderot", ma all'assassinio, per mezzo di quei razzi, di due bambini.
Tacere questo fatto e indicare nella "settimana di sangue a Gaza" il momento di una svolta nel conflitto significa occultare una parte della realtà.

Sangue chiama sangue.
Israele è aggredito dal terrorismo, che ha scatenato la prima ondata degli attentati suicidi subito dopo Oslo, e lancia i razzi da Gaza quando Israele annuncia che da Gaza si ritirerà. Ma si pretende invece che sia l'autodifesa di Israele a determinare il terrorrismo, perché "sangue chiama sangue" e "la spirale della violenza non si arresta": formule retoriche che servono ad attribuire alle vittime le colpe dei loro aggressori.
E gli esperti, pur con molta cautela, non escludono che gli attentati della notte possano essere la vendetta compiuta da elementi palestinesi, magari in collegamento con cellule qaediste.Un coinvolgimento di Hamas o di un altra fazione sarebbe una svolta: durante i quattro anni dell'intifada il movimento palestinese ha cercato di difendere il carattere "nazionale" evitando di mescolarsi all'estremismo di Osama.
Se quello di Bin Laden, dunque, è un "estremismo", il terrorismo palestinese, per Olimpio, è un "movimento", si deve presumere "moderato", forse in quanto a carattere "nazionale", impegnato cioè ad uccidere solo israeliani e solo entro i confini del loro paese.

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