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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Avvenire - La Stampa Rassegna Stampa
02.09.2004 Nessun appello per i bambini di Beslan
in compenso, eccone uno a uccidere civili e militari americani in Iraq

Testata:Avvenire - La Stampa
Autore: le redazioni
Titolo: «Autorità islamiche e terrorismo»
A pagina 5 Avvenire di oggi pubblica l'articolo "Niente appelli islamici per quei ragazzi di Beslan", sull'assenza di prese di posizione per i 132 bambini sequestrati in Ossezia da terroristi ceceni fondamentalisti.
Ecco il pezzo:

Niente appelli islamici per quei ragazzi di Beslan

Da Doha, la voce dello sceicco Jasim al-Thani, ministro degli Esteri del Qatar, si è unita ieri a quelle di chi, dal mondo islamico, aveva sollecitato i rapitori dei due giornalisti francesi a rilasciarli senza indugio e senza condizioni. Nessun accenno, nell'appello dell'alto dignitario arabo, al dramma degli ostaggi in Ossezia, pur in corso da molte ore. Invano, poi, abbiamo atteso per tutta la giornata qualche segno di attenzione per le vite dei 132 bambini di Beslan da parte di Hamas, della Jihad islamica, degli Hezbollah, degli Ulema di Baghdag, di Moqtada al-Sadr, delle Brigate Omar al Mukhtar, di Yasser Arafat, dei Fratelli musulmani, del Fronte d'azione islamico, di Al-Jazeera, dell'Ucoii, del rettore della moschea di Parigi. Eccetera, eccetera.
Se sui bambini russi le autorità islamiche tacciono parlano invece sugli americani. Una molto autorevole, lo sceicco Yussuf Al Qaradawi giudica "doveroso" uccidere civili e militari americani in Iraq e chiede di risparmiare i giornalisti francesi, perchè minacciarne l'uccisione "è il metodo sbagliato per raggiungere lo scopo" di far abolire la legge sul velo. Il che non toglie evidentemente, che se invece il metodo fosse "quello giusto", efficace, li si potrebbe tranquillamente fare a pezzi.
Se questo malaugurato errore tattico dovesse prodursi, comunque, in soccorso di Qaradawi verrebbe il ben noto padre Benjamin, che ha già pronta la teoria per far tornare i conti (ideologici) in ogni caso: se i francesi sono stati rapiti da "un gruppo islamico della guerriglia", saranno liberati se invece verranno uccisi sarà la prova dell'esistenza di "altri mandanti", evidentemente americani o legati agli americani.
Questa dietrologia insensata (l'Esercito islamico ha costretto al ritiro le Filippine, ha compiuto il linciaggio degli americani a Falluja, ha chiesto a Bin Laden di decidere lui della sorte dei giornalisti) è improvvidamente attribuita da La Stampa a un "grande esperto del mondo arabo", qualificazione molto impropria per Benjamin .
Ecco il pezzo che contiene le due notizie, a pagina 5 del quotidiano di oggi, con il titolo "Non si arresta l'imponente macchna diplomatica messa in moto da Chirac"

Sceicco sunnita egiziano: «Doveroso uccidere militari e civili americani in Iraq, ma salvate i due reporter»

Il noto esponente religioso egiziano, lo sceicco sunnita Yusuf Al-Qaradawi, durante un discorso tenuto nella sede dell'Unione Giornalisti d'Egitto, ha lanciato un appello ai musulmani di tutto il mondo perché vadano in Iraq ad uccidere civili e soldati americani. È compito dei musulmani uccidere anche i civili americani in Iraq, ha detto, «perché sostengono l'esercito Usa». Il religioso, attualmente presidente dell’«European Council for Fatwa and Research» di Dublino, chiede invece la liberazione dei due giornalisti francesi rapiti. Qaradawi, vicino al movimento dei «Fratelli Musulmani» in Egitto, ha infatti detto che minacciare l’uccisione dei giornalisti francesi è «il metodo sbagliato per raggiungere lo scopo» di far abolire il divieto sul velo dal governo Chirac.

Padre Benjamin: «Li uccideranno se dietro il rapimento c’è un mandante e non i gruppi islamici o la guerriglia»

«Perplessità» su chi vi sia dietro il rapimento dei due giornalisti è stata espressa da padre Jean-Marie Benjamin, ex funzionario Onu, profondo conoscitore del mondo arabo. «La situazione - ha detto Benjamin - è talmente ingarbugliata e ci sono tantissime forze che agiscono e interagiscono nel territorio, che risulta difficile capire chi ci sia dietro a questa storia». Il sacerdote avanza due ipotesi sul sequestro: «O sono stati rapiti da un gruppo islamico o della guerriglia irachena e in questo caso saranno rilasciati, oppure se dietro ci sono altri "mandanti" verranno uccisi». «Nel caso dei due ostaggi francesi - precisa ancora Benjamin - non si sa chi c'è dietro il rapimento: non ci sono volti, solo una sigla e un video, ma di queste sigle se ne possono inventare centinaia».
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