Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
che un elicottero israeliano ha identificato 2 terroristi mentre stavano per lanciare un missile Kassam contro il Kibutz Saad . L' equipaggio dell' elicottero ha filmato i terroristi mentre preparavano il razzo e poi ha lanciato contro di loro 4 missili , colpendoli e facendo esplodere il Kassam. I due sono stati identificati come terroristi di Hamas: Muhammad Abu Hashish e Mahmoud Abu Mashi. La notizia e' apparsa su tutti imedia israeliani:
http://www.israelnationalnews.com/news.php3?id=67403 e http://www.jpost.com/servlet/Satellite?pagename=JPost/JPArticle/ShowFull&cid=1092626404220 e http://www.haaretz.com/hasen/spages/465309.html
Come "riferiscono"la notizia i siti di REPUBBLICA e dell'ANSA? Partiamo da LA REPUBBLICA:
Gaza, 08:04 MO, raid israeliano in campo profughi uccide due palestinesi
Due palestinesi sono stati uccisi nella notte tra domenica e lunedì nel corso del raid di un elicottero israeliano nel campo di rifugiati di Jabalia, nel nord della striscia di Gaza. La notizia è stata riferita da responsabili dei servizi di sicurezza palestinesi, secondo i quali un elicottero del tipo Apache ha lanciato quattro razzi in direzione di una masseria situata all'interno del campo di Jabalia. Già il titolo è fuorviante: non vi è stato nessun raid in un campo profughi e dei palestinesi non si dice che erano terroristi. Nel testo viene citata solo la versione palestinese, smentita da prove filmate. (a cura della redazione di IC) Stesse osservazioni possono essere fatte per il lancio ANSA, che di seguito riportiamo: MO: due palestinesi uccisi in raid israeliano
(ANSA) - GAZA, 16 AGO - Due palestinesi sono stati uccisi la scorsa notte in un raid di un elicottero israeliano nel campo di rifugiati di Jabalia, a Gaza. Lo hanno indicato responsabili dei servizi di sicurezza palestinesi, secondo i quali un elicottero del tipo Apache ha lanciato quattro razzi in direzione di una masseria situata all'interno del campo di Jabalia. Gli stessi non hanno precisato l'identita' dei due morti ne' le ragioni dell'attacco. Perchè non citare anche le fonti israeliane, invece di limitarsi a segnalare l'incompletezza di quelle palestinesi?
Sempre l'agenzia ANSA, ieri 15-08-04, dava la seguente notizia: MO: Israele, detenuti palestinesi cominciano sciopero fame
(ANSA) - GERUSALEMME, 15 AGO - Circa 500 detenuti palestinesi, su 8.000 incarcerati nelle prigioni israeliane, hanno cominciato oggi uno sciopero della fame. Lo riferiscono le autorita' penitenziarie di Israele. Obiettivo dello sciopero, pianificato da settimane, e' di ottenere dei miglioramenti nelle condizioni di detenzione. La protesta interessa per il momento i carceri di Nafhah ed Eshel, nel sud di Israele, e quello di Hadarim, a nord di Tel Aviv. Peccato che non specificasse le richieste dei terroristi che sono tra l'altro:
1: L'uso libero di telefonini ( per poter dirigere dal carcere altre azioni terroristiche?) 2: L' esenzione dall' IVA sulle cose che comprano allo spaccio delle carceri e l' estensione di questa esenzione anche per i loro familiari in visita. 3: Pretendono un computer in ogni cella e poterrsi iscrivere a qualsiasi universita' araba. 4: Pretendonol'aumento dei canali televisivi disponibili nelle carceri. 5: Pretendono visite libere dei familiari senza barriere fisiche tra i detenuti e i loro visitatori.
Se ANSA non specifica tutto queso ma scrive genericamente "per ottenere miglioramenti delle condizioni di detenzione", i suoi lettori possono essere indotti erroneamente a pensare che tali condizioni siano degradanti o disumane. Se lo fossero davvero, evidentemente, i prigionieri palestinesi avrebbero ben altre richieste.
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