Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Una condanna infondata di Israele e una grave omissione sfogliando i quotidiani della domenica
Testata:Informazione Corretta Autore: la redazione Titolo: «Una condanna infondata di Israele e una grave omissione»
Le dimissioni di due ministri dell'Anp, Nashed al Reyes, titolare del dicastero della Giustizia, e Nabil Quassis (Programmazione) e gli ultimi episodi di violenza al centro delle, brevi, cronache di oggi, 08-08-04, da Israele e territori. Di questi ultimi, così dà notizia IL MANIFESTO nel breve articolo a pagina 3, "Si dimettono 2 ministri dall'autorità palestnese":
Continua intanto la violenza nei territori occupati, dove negli ultimi due giorni sono stati uccisi cinque palestinesi. Dunque in due giorni l'esercito israeliano avrebbe ucciso 5 palestinesi, mosso dal proprio amore per la violenza? Non proprio, infatti Due sono stati ammazzati nei pressi di un insediamento ebraico mentre secondo la versione dell'esercito, cercavano di attaccarlo. Altri due nella Striscia di Gaza e un quinto nei pressi della colonia di Ariel, mentre cercava di avvicinarsi. Il quotidiano comunista può, se vuole, riportare con scetticismo la versione dell'esercito israeliano, anche se questo scetticismo stride con l'acriticità con la quale accoglie le informazioni fornite da parte palestinese. Ma non può formulare un giudizio su di un fatto la cui dinamica è quantomeno incerta come se la versione israeliana fosse certamente falsa. Se i palestinesi uccisi stavano cercando di penetrare negli insediamenti la violenza nei territori è consistita in tentati attacchi terroristici, fortunatamente sventati, e non nell'uccisione gratuita, a sangue freddo, di cinque palestinesi.
Su L'UNITA', nell'articolo "Si dimettono due ministri. Sempre più in crisi l'Anp" una notizia interessante: Ieri un ufficiale, intervistato dalla radio militare, ha accusato i gruppi armati palestinesi di "mandare nel modo più cinico adolescenti alla morte" dopo che un commando di adolescenti ha cercato, venerdì scorso di penetrare nell'insediamento di Holit, a sud di Gaza. Un ragazzo è rimasto ucciso, due sono fuggiti, e uno è stato catturato. "sono solo ragazzini, sono stati mandati allo sbaraglio", ha detto l'ufficiale. Notizie di questo genere sono per la verità tutt'altro che infrequenti: dai bambini fermati ai posto di blocco israeliani mentre cercavano di compiere attentati suicidi, all'inchiesta di Sky News nei campi estivi che servono in realtà all'addestramento militare. E all'incitamento al suicidio terrorista ad opera della televisione e della scuola palestinesi, documentati da Palestinian Media Watch. Fatti, questi (con l'eccezione di primi, troppo eclatanti per essere taciuti) di cui L'UNITA' non informa i suoi lettori. E certo ignorati da quel dettagliato rapporto del Global Child Advocacy Movement (Gcam)secondo cui si sono rivelate infondate le accuse israeliane rivolte ai gruppi dell'intifada relative alla utilizzazioni di minori in atti di guerra. Secondo il rapporto ci sono stati casi "rari" e anche "errori, che sono stati poi corretti", ma non si può parlare di un fenomeno vero e proprio. Che cosa ci voglia per il Gcam per parlare di "un fenomeno vero e proprio", non è dato sapere. Ma non è nemmeno importante per L'UNITA'. Se ai suoi lettori la militarizzazione dell'infanzia palestinese non viene raccontata il rapporto del Gcam apparirà credibile, anche se per chi conosce la realtà dei fatti il suo carattere di negazione ideologica di gravissimi abusi è del tutto evidente. Ancora prima di sapere, come apprendiamo dal sito islamonline.net, che dedica ampio spazio al rapporto,che questo è stato redatto dalla branca palestinese del Gcam, e presentato a El Beila in Cisgiordania da George Abul Zalaf, direttore generale e Jihad Shumly, esperto legale della stessa. Informazioni di una certa rilevanza, che L'UNITA' non fornisce ai suoi lettori, facendo loro credere che il rapporto venga da una fonte imparziale.
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