sabato 17 maggio 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
29.06.2004 La crisi dell'Islam
che incolpa Israele e l'Occidente dei propri fallimenti

Testata:Informazione Corretta
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: «Discorso di Haim Harari»
Riteniamo utile fornire ai nostri lettori la traduzione dei passaggi essenziali di un lungo discorso tenuto nell’ aprile 2004 da Haim Harari , un celebre fisico teorico già presidente dell’ Istituto Weizmann per le Scienze e presidente del Davidson Institute of Science Education.
Sono le riflessioni di una persona di grande cultura, che ama paragonarsi al tassista al quale il turista chiede qualche spiegazione sul paese che sta visitando, ma che in realtà ha una visione accurata, precisa e profonda della realtà in cui vive immersa.

Non sono mai stato e non sarò mai un funzionario del governo e non dispongo di informazioni privilegiate. Il mio punto di vista si basa unicamente su quanto io vedo, su quanto leggo, e sul fatto che la mia famiglia vive in questa regione da quasi 200 anni…
Avrei potuto esporvi fatti e considerazioni personali sul conflitto israelo-arabo…ma preferisco fare riferimento all’ area tra il Pakistan ed il Marocco, che è prevalentemente araba, prevalentemente musulmana,ma include anche molte minoranze non arabe e non musulmane…Lo faccio perché Israele e tutti i problemi riferiti ad Israele, qualunque cosa leggiate o sentiate nei media del mondo intero, non sono il punto centrale e non lo sono mai stati…
I milioni di morti nella guerra Iran-Iraq non c’ entravano con Israele. La carneficina che avviene ora in Sudan, dove il regime arabo-musulmano massacra i suoi cittadini neri cristiani, non ha nulla a che fare con Israele. Le frequenti notizie dall’ Algeria che ci dicono di centinaia di civili uccisi da altri algerini in qualche villaggio non c’ entrano con Israele. Saddam Hussein non ha invaso il Kuwait, minacciato l’Arabia Saudita e macellato il suo stesso popolo a causa di Israele. Assad padre non ha ucciso decide di migliaia dei suoi cittadini in una sola settimana a El Hamma a causa di Israele. Il controllo talebano sull’ Afghanistan e quella guerra civile non avevano nulla a che fare con Israele. L’ aereo Pan Am fatto saltare dalla Libia con c’ entrava con Israele. E potrei proseguire ancora e ancora.
Alla radice del problema vi è il fatto che tutta la regione musulmana è totalmente disfunzionale, e lo sarebbe anche se Israele avesse aderito alla Lega Araba e se da 100 anni esistesse uno stato indipendente palestinese. I 22 paesi della Lega Araba, dalla Mauritania agli Stati del Golfo, hanno una popolazione complessiva di 300 milioni, superiore a quella degli Stati Uniti…e con tutto il loro petrolio e le loro risorse naturali hanno un PIL minore di quello complessivo dell’ Olanda e del Belgio…Lo status sociale delle donne è peggiore di quanto fosse in occidente 150 anni fa. I diritti umani sono al di sotto di ogni standard ragionevole, malgrado il fatto grottesco che la Libia è stata eletta alla presidenza della Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. In base ad una relazione preparata da un comitato di intellettuali arabi e pubblicata sotto gli auspici delle Nazioni Unite la quantità di libri tradotti in tutto il mondo arabo è inferiore a quelli tradotti in Grecia…
Tutto ciò crea un terreno di cultura senza precedenti per dittatori crudeli, reti terroristiche, fanatismo, incitamento all’ odio, assassini suicidi ed un declino complessivo. Ed è un fatto che quasi chiunque nella regione dia la colpa di tutto ciò agli Stati Uniti, ad Israele, alla civiltà occidentale, all’ ebraismo ed al cristianesimo, eccetto a sé stessi….
Devo anche aggiungere qualche parola a proposito dei milioni di persone dignitose, oneste, perbene che sono devoti musulmani o anche poco osservanti, ma che sono cresciuti in famiglie musulmane.Essi sono doppiamente vittime di un mondo esterno che ora sviluppa una islamofobia e del loro stesso ambiente che spezza i loro cuori con la propria disfunzionalità. Il problema è che questa vasta maggioranza silenziosa di musulmani non sono parte del terrorismo e dell’ odio ma non si sollevano contro di essi. Essi ne divengono complici per omissione…
I quattro pilastri dell’ attuale conflitto mondiale, che potrei definire la non dichiarata Terza Guerra Mondiale, sono:
- L’ assassinio suicida: essi non sono una invenzione recente, e sono una potente arma psicologica. Il numero totale delle vittime di centinaia di assassini suicidi in Israele negli ultimi tre anni è molto inferiore a quello dovuto agli incidenti automobilistici. L’ 11 settembre è stato quantitativamente meno letale di molti terremoti. Muoiono più persone di AIDS in un solo giorno in Africa di quanti russi sono stati uccisi dagli assassini suicidi musulmani della Cecenia da quando è iniziato quel conflitto. E allora, perché ci si preoccupa tanto degli assassini suicidi? Perché fanno notizia, sono spettacolari, fanno paura, è una morte atroce con corpi smembrati e terribili ferite per tutta la vita in chi sopravvive…Un solo assassinio, aiutato dall’ isteria dei media, può distruggere l’ industria turistica di un paese per molto tempo, come è avvenuto a Bali. E non vi è difesa possibile contro gli assassini suicidi…E cosa si cela dietro agli assassini suicidi? Denaro, potere ed odio, null’ altro. Il fenomeno non ha nulla a che fare con il vero fanatismo religioso. Nessun predicatore musulmano si è mai fatto saltare in aria. Nessun figlio di qualsiasi leader politico o religioso arabo si è mai fatto saltare in aria…Gli assassini suicidi non hanno neppure alcun legame con povertà e disperazione. Nella regione più povera del mondo, l’ Africa, questo non succede mai…Vi era certamente più disperazione nell’ Iraq di Saddam che non in quello di Paul Bremer, ma nessuno si è fatto saltare in aria allora. Un assassino suicida è semplicemente un’ arma orribile di terroristi crudeli, disumani, cinici…
- Il secondo ingrediente sono le parole, o meglio le menzogne. Le parole uccidono la gente. Un numero inverosimile di gente nel mondo arabo è convinta che l’ 11 settembre non sia mai avvenuto, o che si sia trattato solo di una provocazione americana o meglio ancora di un complotto ebraico…Se vuoi essere un antisemita, vi sono modi sottili per essero. Non hai bisogno di affermare che l’ olocausto non è mai avvenuto e che il Tempio di Gerusalemme non è mai esistito. Ma milioni di musulmani sentono dire dai loro leaders che proprio questa è la verità…
Una dimostrazione a Berlino, in cui si esibivano striscioni esaltanti Saddam e bambini di tre anni vestiti da assassini suicidi è stata definita dalla stampa e da leaders politici come una dimostrazione a favore della pace. Tu puoi essere a favore o contro la guerra in Iraq, ma definire i seguaci di Saddam, Arafat e Bin Laden come attivisti pacifisti va un po’ troppo in là. Una donna entra in un ristorante israeliano a mezzogiorno, mangia, guarda le famiglie con vecchi e bambini che pranzano ai tavoli vicini, paga il conto e si fa saltare in aria uccidendo 20 persone, con membra e teste che rotolano in giro per il ristorante. Molti leaders arabi la definiscono una martire, che condannano il gesto ma vanno a porgere le condoglianze alla famiglia. L’ assassino viene definito "ala militare", chi lo paga equipaggia e manda in missione è definito "ala politica", ed il capo delle operazioni viene definito "leader spirituale".
Queste parole forniscono una infrastruttura emotiva alle atrocità. E’ stato Goebbels a dire che se ripeti abbastanza a lungo una bugia la gente ci crederà.
- Il terzo aspetto è il denaro. Enormi quantità di denaro, che avrebbero potuto risolvere molti problemi sociali in questa parte del mondo, vengono incanalate in tre sfere concentriche che promuovono la morte e l’ assassinio. Nel cerchio interno vi sono i terroristi, ed il denaro paga i viaggi, gli esplosivi, i nascondigli; nel secondo cerchio ci sono i sostenitori, i pianificatori, i comandanti, i predicatori, che spesso vivono vite molto confortevoli. Infine, il cerchio esterno include organizzazioni cosiddette religiose, educative e sociali, che oltre a nutrire gli affamati e dare una educazione scolastica ai giovani compiono un lavaggio del cervello nutrendoli di odio menzogne ed ignoranza.
Metà della popolazione del mondo arabo ha meno di 20 anni, l’ età più ricettiva dell’ odio. Di questi tre cerchi, i due interni sono finanziati primariamente da stati come Iran e Siria…quello esterno è finanziato prevalentemente dall’ Arabia Saudita, ma anche da donazioni di alcune comunità musulmane d’ Europa e d’ America, oltre che da governi, Organizzazioni Non Governative, agenzie delle Nazioni Unite.
- Il quarto elemento è l’ illegalità. Il mondo civilizzato crede nella democrazia, nella legalità, nei diritti umani, nella libertà di pensiero e di parola. Ci sono tradizioni ingenue ed antiquate come il rispetto per simboli e luoghi delle religioni, non usare ambulanze ed ospedali per fare la guerra, non mutilare cadaveri e non usare bambini come scudi umani o bombe umane. Eppure mai nella storia, neppure sotto il nazismo, vi è mai stato uno spregio così totale per tutto ciò.
Nessun paese ha leggi contro cannibali che mangino il loro primo ministro, perché un tale comportamento è impensabile. Ugualmente le leggi internazionali non si occupano di chi spara dagli ospedali dalle moschee e dalle ambulanze, e non sanno come comportarsi con chi manda bambini a tirare sassi e si nasconde dietro a loro sparando.
Il problema è che il mondo civilizzato continua ad illudersi a proposito dell’ importanza delle leggi in un contesto completamente privo di legalità. Dopo ogni guerra mondiale le regole delle leggi internazionali sono cambiate, e lo stesso accadrà ora. Ma finché siamo nella zona di penombra molto male potrà essere causato.
Cosa possiamo fare noi? A breve termine, solo combattere e vincere. A lungo termine, Solo educare la prossima generazione. I due cerchi interni possono e devono essere distrutti con la forza. Il cerchio esterno non può essere eliminato con la forza. Prima di tutto abbiamo bisogno di unità e determinazione totale del mondo civilizzato contro tutti e tre quei cerchi del male.
Se avete un tumore maligno, potete rimuoverlo chirurgicamente, e potete anche bloccarlo impedendo l’ afflusso di nuovo sangue. Se volete essere certi di averlo eliminato, è bene fare entrambe le cose.
Non ha senso cercare di capire le sottili differenze fra il terrore sunnita di Al Qaeda e Hamas ed il terrore sciita degli Hezbollah o degli altri gruppi ispirati dall’ Iran. Quando fa comodo ai loro affari, tutti costoro collaborano splendidamente.
La soluzione consiste veramente in un mondo arabo democratico? Se con democrazia intendiamo libere elezioni, libera stampa, libera parola, un sistema giuridico funzionale, libertà civili, eguaglianza delle donne, leggi contro l’ odio razziale, allora sì, la democrazia è la soluzione.



Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT