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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
18.06.2004 L' Europa si ricorda del Libano, Arafat straparla, l'Iran insegue l'atomica
notizie d'agenzia dal Medio Oriente

Testata:Informazione Corretta
Autore: la redazione
Titolo: «Notizie dal Medio Oriente»
ANSA ci informa su una dichiarazione del Consiglio Europeo sul ritiro israeliano da Gaza e sulla pace in Medio Oriente. Finalmente l'Europa si ricorda del Libano, paese sotto occupazione militare da parte della Siria e dell'organizzazione terroristica Hezbollah. Un più esplicito riferimento sarebbe però stato opportuno.
"UE: MO; cogliere l'occasione del ritiro da Gaza"

(ANSA) - BRUXELLES, 18 GIU - L'Unione Europea ritiene
fondamentale cogliere l'occasione del ritiro israeliano dalla
striscia di Gaza per far compiere passi in avanti al dialogo di
pace in Medio Oriente. E' quanto si afferma in una dichiarazione
che i venticinque hanno oggi diffuso a Bruxelles, dove e' in
svolgimento il Consiglio europeo che conclude la presidenza di
turno irlandese.
L'Ue riafferma la sua convinzione che una soluzione giusta e
duratura del processo di pace puo' essere raggiunta soltanto
attraverso il negoziato tra le parti e l'appoggio della
comunita' internazionale.
''Violenza e terrore non possono avere posto - si afferma
nella dichiarazione - nella ricerca di una pace duratura in
Medio Oriente. Una prospettiva politica e' essenziale per il
processo di pace e secondo l'Unione Europea questa deve
includere anche Siria e Libano''. (ANSA).
L'agenzia di stampa riporta anche stralci di un'intervista ad Ha'aretz di Yasser Arafat, che si definisce "un uomo di parola". Visto il modo in cui ha disatteso tutti gli impegni che si era assunto circa la lotta al terrorismo, non ci sembra che si possa concordare con lui. Il Ministro degli Esteri francese, che come riportato in un altro dispaccio, intende incontrarlo, non sembra invece intenzionato a cambiare l'attegiamento indulgente dalla diplomazia francese verso il capo terrorista.
"MO: Ha'aretz, Arafat riconosce carattere ebraico di Israele" 1 e 2

(ANSA) - TEL AVIV, 18 GIU - In un intervista al quotidiano
Haaretz di Tel Aviv, il presidente Yasser Arafat riconosce che
la soluzione della questione dei profughi palestinesi non puo'
comunque alterare ''il carattere ebraico'' dello stato di
Israele. ''Lo capisco perfettamente'' ha assicurato Arafat ai
due intervistatori israeliani giunti da Tel Aviv.
Nei giorni scorsi Haaretz aveva riferito di un acceso
dibattito fra due ex esponenti dell'intelligence militare di
Israele uno dei quali (il generale Amos Ghilad) aveva sostenuto
che Arafat intende ricorrere ai processi demografici di lungo
termine per cancellare di fatto lo stato ebraico.
Se il premier laburista Yitzhak Rabin fosse ancora in vita,
afferma il Rais, la pace israelo-palestinese sarebbe stata ''di
certo'' gia' raggiunta. Ancora oggi egli si dice pronto a un
accordo di pace con Israele sulla base di un ritiro israeliano
dal 97-98 per cento della Cisgiordania e della striscia di Gaza,
con uno scambio di territori equivalenti per le zone restanti. A
Gerusalemme est, Arafat ammetterebbe un controllo israeliano sul
Muro del Pianto e sul vicino rione ebraico mentre il resto della
zona dovrebbe essere parte dello stato palestinese.
Dopo il ritiro israeliano da Gaza, Arafat imporrebbe l'ordine
non solo a Hamas ''ma anche a membri di al-Fatah che
infrangessero la legge. Lo sapete bene - conclude il presidente
palestinese - sono un uomo di parola''. (ANSA).

ANSA) - TEL AVIV, 18 GIU - Nel frattempo l'analista militare
di Haaretz Zeev Schiff aggiunge che per gli Stati Uniti Arafat
continua a non rappresentare un partner di pace. E cio' - spiega
- perche' Washington e' giunta alla conclusione che Arafat in
persona ha impedito l' identificazione e la cattura del commando
palestinese che nell'ottobre scorso attacco' a nord di Gaza un
convoglio diplomatico statunitense, uccidendo tre agenti
americani.
Il quotidiano Yediot Ahronot riferisce invece di una vittoria
diplomatica conseguita dal presidente palestinese, che a fine
giugno ricevera' a Ramallah il ministro degli esteri francese
Michel Barnier.
Secondo Yediot Ahronot, i dirigenti israeliani hanno fatto
presente a Bernier che, qualora incontrasse Arafat, non potrebbe
vedere nel corso della stessa visita alcun dirigente israeliano.
E il ministro francese - rileva il giornale - ha replicato
che dopo l'atterraggio a Tel Aviv raggiungera' Ramallah
(Cisgiordania) e rientrera' in Francia subito dopo l' incontro
con Arafat. La sua visita in Israele, secondo il giornale, e'
cosi' slittata alla fine dell'estate. (ANSA).


Infine due notizie ANSA e AdnKronos circa la crisi tra Iran e comunità internazionale sul programma nucleare del regime degli ayatollah.
"Iran: Francia, Germania e G.B. presentano mozioni di censura"

Vienna, 18 giu. - (Adnkronos) - Francia, Germania e Gran
Bretagna, presentato al Consiglio dei governatori dell'Aiea una
mozione di censura contro l'Iran, accusando Teheran di aver nascosto
elementi del suo programma nucleare agli ispettori, in particolare di
fatto radere al suolo alcuni siti con i bulldozer prima dell'arrivo
dei tecnici inviati da Vienna, e di aver fornito informazioni sul
programma di arricchimento dell'uranio ''incomplete e ancora prive
della chiarezza necessaria''. La risoluzione ''deplora'' il fatto che
''la cooperazione dell'Iran non sia stata piena, tempestiva e
proattiva, come invece avrebbe dovuto essere'' ed esprime
''preoccupazione'' perche' continuano a esservi questioni non risolte
sulla natura del programma nucleare.

I rappresentanti diplomatici dei 35 Paesi membri dell'Agenzia
internazionale per l'energia atomica si riuniranno oggi per
esprimersi sulla risoluzione, il voto positivo dovrebbe essere
scontato, che tuttavia non arriva a condannare Teheran, e quindi a
rimandare il caso al Consiglio di sicurezza dell'Onu per applicare
sanzioni economiche. (segue)
(Ses/Ct/Adnkronos)
18-GIU-04 11:04

11:06 IRAN: FRANCIA, GERMANIA E G.B. PRESENTANO MOZIONE DI CENSURA (2)=

(Adnkronos) - ''Non abbiamo ancora prove concrete per
assicurare che il programma nucleare iraniano abbia una dimensione
militare, ma non siamo ancora nella posizione di affermare che questo
e' esclusivamente a scopi pacifici'' -ha dichiarato ieri il direttore
generale dell'Aiea, Mohammed ElBaradei. La risoluzione presentata dai
tre Paesi che lo scorso autunno firmarono un accordo con l'Iran per
la sospensione del programma per l'arricchimento dell'uranio e
l'adesione al Protocollo aggiuntivo al Trattato di non
proliferazione, chiede all'Iran di risolvere le questioni ancora
aperte ''entro i prossimi mesi'', senza precisare tuttavia alcuna
data precisa come ultimatum.

Gli Stati Uniti hanno fornito le immagini scattate dai
satelliti civili da cui e' evidente la scomparsa di diversi siti a
Lavizan Shian che precedentemente l'Aiea aveva identificato come
possibile parte del programma nucleare.




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