Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
L' Europa si ricorda del Libano, Arafat straparla, l'Iran insegue l'atomica notizie d'agenzia dal Medio Oriente
Testata:Informazione Corretta Autore: la redazione Titolo: «Notizie dal Medio Oriente»
ANSA ci informa su una dichiarazione del Consiglio Europeo sul ritiro israeliano da Gaza e sulla pace in Medio Oriente. Finalmente l'Europa si ricorda del Libano, paese sotto occupazione militare da parte della Siria e dell'organizzazione terroristica Hezbollah. Un più esplicito riferimento sarebbe però stato opportuno. "UE: MO; cogliere l'occasione del ritiro da Gaza" (ANSA) - BRUXELLES, 18 GIU - L'Unione Europea ritiene fondamentale cogliere l'occasione del ritiro israeliano dalla striscia di Gaza per far compiere passi in avanti al dialogo di pace in Medio Oriente. E' quanto si afferma in una dichiarazione che i venticinque hanno oggi diffuso a Bruxelles, dove e' in svolgimento il Consiglio europeo che conclude la presidenza di turno irlandese. L'Ue riafferma la sua convinzione che una soluzione giusta e duratura del processo di pace puo' essere raggiunta soltanto attraverso il negoziato tra le parti e l'appoggio della comunita' internazionale. ''Violenza e terrore non possono avere posto - si afferma nella dichiarazione - nella ricerca di una pace duratura in Medio Oriente. Una prospettiva politica e' essenziale per il processo di pace e secondo l'Unione Europea questa deve includere anche Siria e Libano''. (ANSA). L'agenzia di stampa riporta anche stralci di un'intervista ad Ha'aretz di Yasser Arafat, che si definisce "un uomo di parola". Visto il modo in cui ha disatteso tutti gli impegni che si era assunto circa la lotta al terrorismo, non ci sembra che si possa concordare con lui. Il Ministro degli Esteri francese, che come riportato in un altro dispaccio, intende incontrarlo, non sembra invece intenzionato a cambiare l'attegiamento indulgente dalla diplomazia francese verso il capo terrorista. "MO: Ha'aretz, Arafat riconosce carattere ebraico di Israele" 1 e 2 (ANSA) - TEL AVIV, 18 GIU - In un intervista al quotidiano Haaretz di Tel Aviv, il presidente Yasser Arafat riconosce che la soluzione della questione dei profughi palestinesi non puo' comunque alterare ''il carattere ebraico'' dello stato di Israele. ''Lo capisco perfettamente'' ha assicurato Arafat ai due intervistatori israeliani giunti da Tel Aviv. Nei giorni scorsi Haaretz aveva riferito di un acceso dibattito fra due ex esponenti dell'intelligence militare di Israele uno dei quali (il generale Amos Ghilad) aveva sostenuto che Arafat intende ricorrere ai processi demografici di lungo termine per cancellare di fatto lo stato ebraico. Se il premier laburista Yitzhak Rabin fosse ancora in vita, afferma il Rais, la pace israelo-palestinese sarebbe stata ''di certo'' gia' raggiunta. Ancora oggi egli si dice pronto a un accordo di pace con Israele sulla base di un ritiro israeliano dal 97-98 per cento della Cisgiordania e della striscia di Gaza, con uno scambio di territori equivalenti per le zone restanti. A Gerusalemme est, Arafat ammetterebbe un controllo israeliano sul Muro del Pianto e sul vicino rione ebraico mentre il resto della zona dovrebbe essere parte dello stato palestinese. Dopo il ritiro israeliano da Gaza, Arafat imporrebbe l'ordine non solo a Hamas ''ma anche a membri di al-Fatah che infrangessero la legge. Lo sapete bene - conclude il presidente palestinese - sono un uomo di parola''. (ANSA).
ANSA) - TEL AVIV, 18 GIU - Nel frattempo l'analista militare di Haaretz Zeev Schiff aggiunge che per gli Stati Uniti Arafat continua a non rappresentare un partner di pace. E cio' - spiega - perche' Washington e' giunta alla conclusione che Arafat in persona ha impedito l' identificazione e la cattura del commando palestinese che nell'ottobre scorso attacco' a nord di Gaza un convoglio diplomatico statunitense, uccidendo tre agenti americani. Il quotidiano Yediot Ahronot riferisce invece di una vittoria diplomatica conseguita dal presidente palestinese, che a fine giugno ricevera' a Ramallah il ministro degli esteri francese Michel Barnier. Secondo Yediot Ahronot, i dirigenti israeliani hanno fatto presente a Bernier che, qualora incontrasse Arafat, non potrebbe vedere nel corso della stessa visita alcun dirigente israeliano. E il ministro francese - rileva il giornale - ha replicato che dopo l'atterraggio a Tel Aviv raggiungera' Ramallah (Cisgiordania) e rientrera' in Francia subito dopo l' incontro con Arafat. La sua visita in Israele, secondo il giornale, e' cosi' slittata alla fine dell'estate. (ANSA).
Infine due notizie ANSA e AdnKronos circa la crisi tra Iran e comunità internazionale sul programma nucleare del regime degli ayatollah. "Iran: Francia, Germania e G.B. presentano mozioni di censura" Vienna, 18 giu. - (Adnkronos) - Francia, Germania e Gran Bretagna, presentato al Consiglio dei governatori dell'Aiea una mozione di censura contro l'Iran, accusando Teheran di aver nascosto elementi del suo programma nucleare agli ispettori, in particolare di fatto radere al suolo alcuni siti con i bulldozer prima dell'arrivo dei tecnici inviati da Vienna, e di aver fornito informazioni sul programma di arricchimento dell'uranio ''incomplete e ancora prive della chiarezza necessaria''. La risoluzione ''deplora'' il fatto che ''la cooperazione dell'Iran non sia stata piena, tempestiva e proattiva, come invece avrebbe dovuto essere'' ed esprime ''preoccupazione'' perche' continuano a esservi questioni non risolte sulla natura del programma nucleare.
I rappresentanti diplomatici dei 35 Paesi membri dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica si riuniranno oggi per esprimersi sulla risoluzione, il voto positivo dovrebbe essere scontato, che tuttavia non arriva a condannare Teheran, e quindi a rimandare il caso al Consiglio di sicurezza dell'Onu per applicare sanzioni economiche. (segue) (Ses/Ct/Adnkronos) 18-GIU-04 11:04
11:06 IRAN: FRANCIA, GERMANIA E G.B. PRESENTANO MOZIONE DI CENSURA (2)=
(Adnkronos) - ''Non abbiamo ancora prove concrete per assicurare che il programma nucleare iraniano abbia una dimensione militare, ma non siamo ancora nella posizione di affermare che questo e' esclusivamente a scopi pacifici'' -ha dichiarato ieri il direttore generale dell'Aiea, Mohammed ElBaradei. La risoluzione presentata dai tre Paesi che lo scorso autunno firmarono un accordo con l'Iran per la sospensione del programma per l'arricchimento dell'uranio e l'adesione al Protocollo aggiuntivo al Trattato di non proliferazione, chiede all'Iran di risolvere le questioni ancora aperte ''entro i prossimi mesi'', senza precisare tuttavia alcuna data precisa come ultimatum.
Gli Stati Uniti hanno fornito le immagini scattate dai satelliti civili da cui e' evidente la scomparsa di diversi siti a Lavizan Shian che precedentemente l'Aiea aveva identificato come possibile parte del programma nucleare.