Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Israele è la vittima, non la causa del terrorismo l'analisi dell'ambasciatore Ehud Gol
Testata: Corriere della Sera Data: 15 giugno 2004 Pagina: 24 Autore: Ehud Gol Titolo: «Israele solo un pretesto dei terroristi»
Sul Corriere della Sera di oggi viene pubblicato un'intervento dell'ambasciatore d'Israele in Italia Ehud Gol a proposito del terrorismo internazionale.
Ecco l'articolo:
Il XXI secolo è appena iniziato ed è già ben chiaro che la maggiore minaccia per la pace e la stabilità internazionale è costituita, oggi, dal terrorismo. Negli ultimi tre anni sono stati infranti tutti i record di numeri di attacchi terroristici e delle loro vittime, da Bali a Mosca, da Gerusalemme a New York, da Madrid a Bagdad. Il terrorismo non è certo una novità, ma l'uso ampio e diffuso che ne fa l'Islam radicale è un fenomeno con cui soltanto adesso il mondo inizia a confrontarsi. Una seria lotta al terrorismo, però, non può iniziare finché perdura la tendenza a far dipendere tutti i conflitti da quello israelo- palestinese. L'Islam radicale ha un progetto fondamentalista che oltrepassa confini, nazionalità ed etnie. Esso aspira a imporre la sua religione, le sue leggi, il suo stile di vita ai paesi arabi moderati ( come Marocco, Egitto o Giordania), ma anche alle democrazie occidentali ( Usa, Spagna, Italia), il cui stile di vita moderno e illuminato è visto come una minaccia all' integralismo. Pertanto è non soltanto moralmente sbagliato, ma anche intellettualmente falso attribuire questa epidemia mondiale al fatto che israeliani e palestinesi non abbiano ancora risolto le loro controversie. Sì, vi sono elementi dell'Islam radicale che partecipano alla lotta palestinese contro Israele, ma i musulmani radicali che uccidono la gente nelle Filippine, in Cecenia, a Karachi o in Algeria non hanno nulla a che fare con la causa palestinese. Bin Laden, che ha ucciso migliaia di cittadini americani, non ha agito allo scopo di aiutare i palestinesi, ma per l'odio che nutre nei confronti dell'Occidente. I terroristi radicali cercano solo di destabilizzare i regimi mondiali, non di trovare una soluzione al problema palestinese. Nel vertice dei G8 dei giorni scorsi è stato ribadito che i conflitti non devono rappresentare un ostacolo alle riforme, le quali possono invece contribuire a risolverli. Coloro che insistono a voler rimandare qualsiasi riforma politica nel mondo arabo finché non sarà risolto il conflitto israelo- palestinese, non fanno altro che perpetuare dittature, corruzione, instabilità, odio e violenza. Quando i terroristi iniziarono a dirottare aeroplani, nel 1968, la comunità internazionale credette che fosse un fenomeno solo anti- israeliano e il mondo non fece nulla. Oggi la pirateria aerea minaccia tutte le compagnie aeree del mondo. Quando i terroristi suicidi iniziarono a farsi esplodere sugli autobus e nei ristoranti israeliani, il mondo ci criticò perché ci difendevamo. L'Arabia Saudita, un tempo spettatore indifferente, fintanto che ad essere uccisi erano gli israeliani, è oggi principale bersaglio del medesimo terrorismo. Da parte nostra, siamo fortemente determinati a risolvere il conflitto e faremo tutto il possibile per giungere a una soluzione pacifica. Il governo israeliano, recentemente, ha adottato un coraggioso piano di disimpegno da territori palestinesi. Ma, anche dopo che israeliani e palestinesi avranno risolto il loro conflitto locale, sarebbe ingenuo aspettarsi che il terrorismo internazionale rinunci al suo proposito di distruggere i valori democratici nei Paesi occidentali. Israele è il pretesto per coloro che vogliono incolpare noi per il terrorismo islamico. Ma Israele non è la causa di questa piaga, bensì la sua maggiore vittima.
Ehud Gol
Ambasciatore di Israele in Italia
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