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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Europa Rassegna Stampa
09.06.2004 Senza l'esercito israeliano non ci sarebbe libertà religiosa
un lettore lo ricorda al quotidiano della Margherita e al Custode della Terra Santa

Testata: Europa
Data: 09 giugno 2004
Pagina: 10
Autore: un lettore
Titolo: «Avremmo i luoghi santi senza Israele?»
Nella rubrica delle lettere del quotidiano della Margherita, un lettore commenta le affermazioni di padre Pizzaballa, nuovo custode di Terra Santa, il quale, appena arrivato, si era schierato contro Sharon e contro l'esercito ( vedere Informazione Corretta del 27 maggio). Ecco la sua lettera.


Stupiscono le parole di padre Pizzaballa sullo stato si Israele, riportate senza
alcun commento da Europa. Il padre certo non può sapere - perché appena arrivato (forse era in qualche eremo?) in Israele -, che la terra che lo ospita ha dovuto armarsi per non essere schiacciata dalle armate arabe nel 1948. Ha dovuto combattere contro il terrorismo istigato dall’Egitto di Nasser nel ‘56 prima e nel ‘67 poi quando il paese (che lo ospita) rischiò lo sterminio e la totale distruzione per mano del dittatore egiziano, che in combutta
con Assad e Hussein aveva deciso di buttare in mare gli ebrei. Ignora, inoltre, il reverentissimo padre che nel 2000 il presidente dei palestinesi invece di onorare gli impegni presi a Camp David si lanciò nella seconda intifada prendendo a pretesto la "passeggiata" di Sharon. Ed al padre forse sono ignoti i
fatti che hanno portato alla distruzione del tunnel di Rafah. Lo smembramento dei soldati israeliani ed il mostrarne i pezzi a mò di trofeo. Certo se lo stato di Israele non avesse il suo esercito, i carri e i suoi aerei non esisterebbe e il buon padre difficilmente sarebbe ospitato in terra musulmana a custodia dei luoghi santi. Certo trovarsi di fronte a uno stato dove si può essere obiettori senza conseguenze, dove qualunque delitto civile o militare
passa comunque sotto l’occhio di una magistratura severa e imparziale, dove la democrazia si scrive con la D maiuscola deve essere stato scioccante, un pò come scoprire che egli ebrei non hanno la coda. Ma se Piazzaballa ignora quanto sopra e si esprime come si esprime, è strano che il vostro giornale non commenti nulla al riguardo.
Lello Abbina
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