Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Parole esemplari sulle responsabilità dei media un plauso a Giuliano Ferrara e al suo giornale
Testata: Il Foglio Data: 12 maggio 2004 Pagina: 3 Autore: la redazione Titolo: «I resti umani dei media»
Esemplare l'editoriale del Foglio di oggi sulle reponsabilità dei media. Un plauso al giornale e al suo direttore Giuliano Ferrara. Umiliare e vilipendere il cadavere del nemico ucciso, impedirne una onorata sepoltura, è dai tempi di Sofocle e della sua Antigone un tabù, come quello della tortura e di altre forme radicalmente inaccettabili di violenza materiale e simbolica. Vedremo domani le fotografie dei resti dei soldati israeliani che difendono il loro paese dai terroristi suicidi e dalle loro organizzazioni finanziate dall’Unione europea, resti branditi come trofei ed emblemi di ricatto, oggetti della richiesta di scambio rivolta all’esercito dai terroristi di Hamas e dai loro fiancheggiatori? Intanto ieri il Tg5 ha pietosamente nascosto le immagini del civile americano decapitato da al Qaida. I media occidentali e quelli italiani, in questo insuperabili per gaglioffaggine, sono molto sensibili alla violazione dei tabù, e fanno bene ad esserlo quando bisogna dare la notizia. Ma sono anche morbosi, vogliono trasformare la notizia in biada per cavalli focosi e dare sempre più biada ai lettori e ai telespettatori, amano il romanzo pornografico per guardoni globali, amano scriverlo e cesellarlo e impaginarlo tutti i giorni, tutti i giorni la stessa foto, si vede chiaramente che la rappresentazione della realtà, quando legittima il senso di colpa occidentale e l’uso politico-mediatico che se ne intenda fare, non è una tantum, si vede che vale solo se è seriale, ripetuta ossessivamente. E’ da rigettare, sempre e sistematicamente, l’inclinazione a non si dica giustificare, ma anche solo a spiegare il "nostro" male con il "loro" male. Tuttavia la responsabilità dei media non è al di sopra di ogni sospetto. Il decrittaggio della parzialità mediatica comincia dove gli effetti del terrorismo vengono nascosti, e non sempre pietosamente, come avvenne per i corpi lanciati nel vuoto dalle Twin Towers, che scomparvero rapidamente dagli schermi televisivi e dalle prime pagine dei giornali. Coloro che hanno pianto lacrime amare, comprensibilmente, per gli effetti traumatici e di umiliazione nazionale e morale del mondo arabo provocati dalle orrende immagini di musulmani nudi tenuti al laccio da una donna bianca, provino a pensare con tutta la commozione possibile anche gli effetti sull’opinione israeliana dell’esibizione da parte di Hamas di arti e teste maciullate, a scopo di ricatto. I media sono umani, i resti anche. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la propria opinione alla redazione de Il Foglio. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.