Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Anche una spia in lizza per il premio Nobel per la pace non c'è da meravigliarsi dopo il Nobel Arafat
Testata: Libero Data: 17 febbraio 2004 Pagina: 13 Autore: Dimitri Buffa Titolo: «Vogliono dare il Nobel a una spia»
Riportiamo l'articolo di Dimitri Buffa pubblicato su Libero di oggi, martedì 17 febbraio '04. Mordechai Vanunu, lo scienziato nucleare israeliano che vendette i segreti atomici dello stato ebraico adesso è in lizza per il premio Nobel per la pace. Addirittura, richiesto di un pronostico, il direttore dell'Istituto di Ricerche per la Pace di Oslo, Stein Toennesson, ha risposto così: "Io ipotizzerei Vanunu, anche se non credo che il Comitato Nobel sarà abbastanza temerario da provocare Israele". Insomma si profila all¹orizzonte un nuovo caso di antiebraismo politically correct, stavolta sotto forma di premio che si da a una persona per avere nociuto allo stato d¹Israele. Chissà perché, si chiedono in molti nella comunità ebraica romana, nessuno ha avuto la stessa brillante idea nei confronti di Jonathan Pollard, un analista ebreo che lavorava negli Usa e ch,e quando venne a sapere che l¹Iraq stava costruendo l¹atomica e il supercannone, spifferò tutto al governo di Gerusalemme che fece bombardare gli impianti di Saddam a metà degli anni O80. Pollard scoperto dal governo Usa si è beccato l¹ergastolo ma per lui Amnesty non si è mai mossa e tantomeno l¹organizzazione del Nobel. La storia di Vanunu, invece, nel settembre 1986 fece ridere mezza Italia quando uscirono le sue foto ³nature² diffuse dall¹intelligence israeliana che gli aveva messo alle terga una provocante agente del Mossad che riuscì a farlo cadere in una trappola in un albergo del centro di Roma dove poi venne ammanettato e condotto nudo tra due agenti della sicurezza in un pulmino diretto all¹aereoporto destinazione Tel Aviv. Dopo un rapido processo l¹uomo che era scappato in Australia con le foto dell¹impianto nucleare di Dimona nel deserto del Neghev, luogo dove sono state preparate le 400 atomiche di cui è munito (grazie a Dio) lo stato israeliano, e che le aveva vendute per decine di migliaia di sterline al London Sunday Times, si prese 18 anni di reclusione per spionaggio e altro tradimento e il prossimo 21 aprile dovrebbe tornare libero. Nel frattempo si è convertito al cristianesimo ed è stato adottato da una famiglia americana Che lotta per la sua liberazione facendo pressioni su Amnesty, ch non è stata insensibile. Ora addirittura la candidatura al Nobel. Avesse tradito uno stato arabo avrebbe avuto lo stesso tipo di nomination? Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la propria opinione alla redazione di Libero. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.