Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Una lettera a Paolo Mieli da copiare e mandare ad altri giornali
Testata: Corriere della Sera Data: 03 dicembre 2003 Pagina: 43 Autore: Paolo Mieli Titolo: «Aiuti ai palestinesi. Finanziamenti spartiti»
Riportiamo una lettera, indirizzata alla rubrica di Paolo Mieli, da prendere a modello e da inviare a tutti i propri giornali di riferimento. AIUTI AI PALESTINESI - Finanziamenti spariti -
Caro Mieli, il lettore Antoniotti da New York dice che l'Europa non è « filo palestinese » o « filo araba » . Vorrei chiedergli, da Bruxelles, per quale ragione allora l'Unione Europea ha finanziato dal 1995 a oggi l'Autorità palestinese con almeno 1500 miliardi di euro senza che nessuno sappia dove sono finiti quei soldi? Se lo chiedono anche i deputati radicali al Parlamento Europeo insieme ad altri 150 che, invano, hanno chiesto la primavera scorsa una Commissione d'inchiesta. Se lo chiedono anche i rappresentanti palestinesi del "blocco democratico" in seno al Consiglio palestinese che hanno chiesto, i primi di novembre, anche loro, una Commissione d'inchiesta per sapere dove sono finiti circa 900 milioni di dollari che il Fondo monestario internazionale lo scorso settembre dice essere spartiti dai bilanci dell'Anp per andare a finire in "conti segreti" gestiti da Arafat.
Sergio Rovasio, Bruxelles Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere al Corriere della Sera. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.