Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Una lettera a Paolo Mieli da copiare e mandare ad altri giornali
Testata: Corriere della Sera Data: 03 dicembre 2003 Pagina: 43 Autore: Paolo Mieli Titolo: «Aiuti ai palestinesi. Finanziamenti spartiti»
Riportiamo una lettera, indirizzata alla rubrica di Paolo Mieli, da prendere a modello e da inviare a tutti i propri giornali di riferimento. AIUTI AI PALESTINESI - Finanziamenti spariti -
Caro Mieli, il lettore Antoniotti da New York dice che l'Europa non è « filo palestinese » o « filo araba » . Vorrei chiedergli, da Bruxelles, per quale ragione allora l'Unione Europea ha finanziato dal 1995 a oggi l'Autorità palestinese con almeno 1500 miliardi di euro senza che nessuno sappia dove sono finiti quei soldi? Se lo chiedono anche i deputati radicali al Parlamento Europeo insieme ad altri 150 che, invano, hanno chiesto la primavera scorsa una Commissione d'inchiesta. Se lo chiedono anche i rappresentanti palestinesi del "blocco democratico" in seno al Consiglio palestinese che hanno chiesto, i primi di novembre, anche loro, una Commissione d'inchiesta per sapere dove sono finiti circa 900 milioni di dollari che il Fondo monestario internazionale lo scorso settembre dice essere spartiti dai bilanci dell'Anp per andare a finire in "conti segreti" gestiti da Arafat.
Sergio Rovasio, Bruxelles Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere al Corriere della Sera. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.