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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
02.12.2003 Via Realacci.
Ma cambierà qualcosa ?

Testata:Informazione Corretta
Autore: la redazione
Titolo: «Sul Congresso nazionale di Legambiente»
Si e' concluso in data 30 novembre 2003 il congresso nazionale di Legambiente che si tiene ogni 4 anni. Tanti sono stati gli oratori ed alcuni di questi hanno accennato alla situazione mediorientale con esplicito riferimento ad Israele, al suo governo e all'ANP.
Il primo a parlarne venerdi è stato Ermete Realacci presidente uscente e deputato del centrosinistra che nel suo discorso di apertura del congresso afferma:

.. Abbiamo duramente criticato l'unilateralismo dell'amministrazione Bush, che non nasce dal disumano terrorismo dell'11 settembre. Già prima c'era stato il rigetto degli accordi di Kioto, il rifiuto della Corte Penale Internazionale, l'incredibile resistenza a concedere farmaci a basso prezzo ai paesi più poveri e tanti atti simili. Già prima la politica dell'amministrazione Bush e di Sharon,
Ma non stava parlando degli Stati Uniti? Cosa c'entra Sharon? Sembra quasi che quest'ultimo sia il "compagno di merende" del primo. Infilare Sharon dappertutto (come se USA e Israele fossero gli unici paesi al mondo a non aver firmato gli accordi di Kioto, ad "aver rifiutato la Corte Penale Internazionale, ecc.) fa sempre un grand'effetto...

insieme alle scelte della dirigenza palestinese, stavano soffocando le speranze di pace in Medio Oriente.

Come al solito si mette sullo stesso piano gli aggressori (Arafat & complici) con gli aggrediti, anzi questi ultimi vengono messi per primi come se fossero la causa primaria della situazione attuale.

Ma guai a confondere le critiche dell'amministrazione Bush con l'ostilità per gli Stati Uniti. A permettere che le scelte di Sharon dell'amministrazione Bush con l'ostilità gli Stati Uniti. A permettere che le scelte di Sharon


di nuovo quando si parla di USA si mette subito nello stesso calderone anche Sharon


aprano varchi al risorgere della piaga dell'antisemitismo

vuoi vedere che ora se c'e' antisemitismo in Italia e in Europa la colpa e' di Sharon?
e cogliamo l'occasione per esprimere la nostra solidaritetà al Direttore del TG1 Clemente Mimun per le scritte contro di lui comparse alla RAI. A pensare che la stessa politica di Bush

di nuovo si torna agli Stati Uniti, come se ci si riferisse ad un "intreccio malefico"...

sia l'origine di tutti i mali del mondo. Esistono paesi in cui guerre dimenticate e "povere" mietono centinaia di migliaia di vittime e stati in cui élite corrotte e antidemocratiche portano alla povertà e alla morte i loro cittadini.

Altro discorso "interessante" è stato quello di Rutelli sabato mattina in cui il nostro ha affermato che il muro voluto da Sharon (ma non era un'idea nata e promossa da A.B. Yehoshua?) serve solo a privare i palestinesi di un ulteriore 7% di territorio. Nessun accenno al terrorismo come se qualche km. quadrato fosse più importante di tante vite salvate.

Anche Veltroni ha tenuto a menzionare la situazione mondiale, il terrorismo, la pace, ecc.: ha confrontato la situazione (apparente) del 1999 in cui sembrava che il mondo si avviasse verso un lungo periodo di pace, ha citato Rabin, sottolineando che si trattava di qualche anno prima, ma non Barak che invece governava proprio in quel periodo, ma non ha preso in benché minima considerazione gli autobus che anche negli anni '90 scoppiavano nei centri di Tel Aviv e Gerusalemme. Non ha nemmeno accennato al terrorismo e alle guerre civili in Algeria, Sudan, ecc., come se la situazione attuale fosse scaturata quasi magicamente da non si bene cosa...
Realacci non è più presidente. Aspettiamo di vedere la nuova linea. Di sicuro non potrà essere peggiore di quella appena terminata.




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