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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Avvenire Rassegna Stampa
04.11.2003 Sharon incontra Putin
mentre in Israele si fronteggiano nuovi attentati

Testata: Avvenire
Data: 04 novembre 2003
Pagina: 6
Autore: Graziano Motta
Titolo: «Sharon: «Concessioni all'Anp»»
Riportiamo l'articolo di Graziano Motta pubblicato su Avvenire martedì 4 novembre 2003. Corretto ed equilibrato come sempre.


«Non c’è Stato al mondo pronto a fare importanti concessioni per la pace nonostante non abbia mai perso una guerra». Con questa sottolineatura, Sharon ha voluto confermare ieri a Mosca, ricevuto al Cremino dal presidente Putin, la sua disponibilità al negoziato con i palestinesi. In contropartita comunque della sicurezza, ha tenuto a precisare, perché «non accetteremo alcun compromesso che metta in pericolo i nostri concittadini». Oltre che della Road Map, Sharon e Putin hanno discusso della lotta al terrorismo, tema sul quale hanno molte convergenze, al contrario del programma nucleare dell’Iran che continua a suscitare apprensioni soltanto in Israele.
Intanto Abu Ala sta cercando di dar vita entro oggi al governo allargato che dovrà succedere a quello di emergenza. Fino all’ultimo gli è stato difficile comporre le divergenze in seno al comitato centrale di al-Fatah sulla scelta e sulle competenze del ministro dell’Interno, non volendo Arafat rinunciare alle sue prerogative sui corpi di polizia e i servizi di sicurezza. D’altra parte il Consiglio legislativo ha scelto come suo nuovo presidente, al posto di Abu Ala (53 voti su 70) Rafiq an-Natsheh, deputato di Hebron, ex ministro del lavoro ed ex rappresentante dell’Olp in Arabia Saudita.
E si ha notizia di contatti informali ad alto livello israelo-palestinesi incentrati sui problemi della sicurezza che potrebbero preludere a un incontro tra Abu Ala e Sharon. Non cessano intanto in Israele gli allarmi per attentati, ben 45 nelle ultime ore. Ne è conferma il fatto che un giovane di Nablus, Samir Abu Saud, dopo aver tentato invano di compiere un’impresa terroristica prima a Gerusalemme, quindi in una cittadina a nord-est di Tel Aviv, ha azionato la cintura esplosiva che indossava avvicinandosi a dei soldati in pattuglia ad Azun, nella zona di Qalqilya. Lui è morto, un solo militare è rimasto ferito per lo spostamento d’aria. La rivendicazione porta la firma delle Brigate di al-Aqsa, emanazione di al-Fatah. Operazioni di guerriglia palestinesi sono avvenuti contro soldati a Tulkarem, nel cmapo di Balata presso Nabus e a Rafah, nella Striscia di Gaza.
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