Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Un buon inizio ma l'imparzialità va mantenuta fino alla fine
Testata: Il Sole 24 Ore Data: 02 novembre 2003 Pagina: 5 Autore: un giornalista Titolo: «Timide prove di dialogo tra Abu Ala e Sharon»
La redazione esteri inizia in modo equilibrato l'articolo, spiegando il possibile avvicinamento per colloqui tra il nuovo responsabile palestinese (designato da Arafat non senza le solite faide interne all'Anp), e Sharon.
Non ci piace però questa frase, in riferimento alle parole proferite da Sharon che si era dichiarato disponibile ad incontrare Abu Ala: (...) è stata una dichiarazione di disponibilità che viene interpretata come un ammorbidimento della posizione dura, sempre assunta dal capo del governo israeliano
Interpretata da chi? E quale sarebbe la posizione dura sempre assunta dal premier israeliano? Forse, IlSole24Ore, intende per posizione dura, quella di pretendere dall'Anp il rifiuto del terrorismo e l'assunzione di veri poteri da parte del premier, cosa che Arafat non vuole concedere. Questa non è una posizione dura caro Dott. Gentili, è buon senso.
L'articolo prosegue con la notizia secondo la quale sarebbero previsti colloqui anche tra il ministro della difesa israeliano ed esponenti per la sicurezza dell'Anp.
La redazione continua riportando l'annuncio fatto dal capo locale della polizia israeliana a Gerusalemme, M. Levy, riguardo il progetto per la costruzione della barriera di sicurezza, per difendersi dagli attacchi suicidi dei terroristi palestinesi, anche a Gerusalemme. L'articolo scrive che molti abitanti arabi di Gerusalemme est si sono fatti prendere dal panico e che hanno cercato di trovare una soluzione abitativa alternativa, per paura di subire disagi a causa della barriera.
La descrizione ci sembra troppo precipitosa, il progetto sarà eseguito cercando di evitare il più possibile problemi alla popolazione residente che, se non invischiata nel terrorismo, non avrà nulla da temere.
L'articolo spiega in due parole che la barriera di sicurezza è concepita per difendersi dagli attacchi suicidi, poi viene data la parola a Khalil Tufakij, definito dalla redazione come uno dei maggiori esperti palestinesi della questione di Gerusalemme.
Si riportano così le parole virgolettate dell'esperto che accusa Israele, in poche righe, di ogni ignominia.
Scusate, voi della redazione esteri de ilSole24ore, perchè date la parola ad un esperto che spara a ruota libera nella parte finale dell'articolo, mentre non si sente la voce di nessun esperto israeliano? Forse avete finito lo spazio e l'eventuale intervista è saltata? Speriamo sia per questo, ma ne dubitiamo... Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla redazione del Sole 24 Ore. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.