Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Testata:Informazione Corretta Autore: la redazione Titolo: «Dichiarazione di Saramago»
Un lancio ANSA che per una volta non ci fa parlare dell'ANSA. Ma di Saramago, il premio Nobel Saramago. Sono poche righe. Non le commentiamo. Le consegnamo, così come sono state vomitate dall'illustre scrittore ai nostri lettori. Saramago va conosciuto nell'interezza della sua intelligenza. Questi suoi "pensieri" non potevano mancare. (ANSA) - SAN PAOLO, 14 OTT - «Il popolo ebreo ormai non merita più simpatia per le sofferenze che ha passato». Lo ha dichiarato ieri sera a San Paolo del Brasile il premio Nobel per la letteratura Jose Saramago. «Gli ebrei stanno applicando ai palestinesi gli stessi delitti, gli stessi abusi di cui sono stati vittime - ha continuato lo scrittore portoghese, in Brasile per una serie di conferenze - Vivere alle spalle dell'Olocausto pretendendo che si perdoni tutto ciò che fanno nel nome di quello che soffrirono mi pare un poco abusivo. Sembra che non abbiano imparato nulla dalla sofferenza dei loro padri e dei loro nonni». Secondo Saramago la decisione di Israele di costruire un muro di separazione coi palestinesi «ci obbliga a ricordare i ghetti in cui gli stessi ebrei erano costretti a vivere». «Israele - ha concluso - sta facendo perdere il capitale di simpatia, di ammirazione e di rispetto che il popolo ebreo meritava per le sofferenze che ha passato. Già non sono degni di questo capitale». Secondo lui in Medio Oriente è in corso «una guerra completamente sproporzionata tra uno dei più poderosi eserciti del mondo ed un gruppo di gente che si è deciso di chiamare terroristi, che hanno bombe, che si suicidano, che tirano pietre».