Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Testata:Rai-Mediaset-La7 Autore: Pagliara,Adornetto,Suber Titolo: «Israele e Medio oriente»
I telegiornali della sera di ieri 7-10-2003 confermano il cambiamento avvenuto. Iniziamo con Claudio Pagliara al TG1 e TG2, sottolineando alcune frasi. Nel commentare la cerimonia del ricordo della guerra del Kippur di trent'anni fa, Pagliara ha ricordato come Israele fu aggredito e rischiò l'annientamento. Ha citato la dichiarazione di Bush sul diritto di Israele a difendersi, e la frase di Sharon "colpiremo i nostro nemici ovunque si trovino". Commentando l'investitura del (sic)nuovo governo di Arafat ne sottolinea tutte le storture con le critiche dovute. E'vero che l'hanno detto anche gli altri corrispondenti, ma sentire delle critiche, pur correttissime, ad Arafat sulla RAI sembra di sognare. A Claudio Pagliara un plauso deciso. Sul TG de La7 l'inviato Vincenzo Adornetto ci ha dato un servizio preciso e accurato.Persino da studio il commento di Sonia Cianca ha bene introdotto le notizie successive. E' seguita una analisi di Magdi Allam che migliore non poteva essere. Parole chiare come sempre quelle di Allam, coraggioso giornalista che onora la professione. Come sempre cerchiobottista il TG5, dove infuria, praticamente su ogni aspetto politico, il senso di colpa dell'appartenenza. Come succede a chi non vuole sentirsi accusare di favoritismi tira la corda troppo dall'altra parte, così il TG5 è attento in modo eccessivo al politically correct. Il campo di addestramento in Siria è sempre "presunto" e così via. Resta comunque un TG moderato e lo sottolineiamo con piacere.