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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
02.10.2003 Sopravvivere è un diritto ?
Non è diritto di difesa, ma isola la popolazione

Testata: Corriere della Sera
Data: 02 ottobre 2003
Pagina: 13
Autore: Fabio Cavalera
Titolo: «Abu Ala - il Muro»
Sul Corriere della Sera di oggi, Fabio Cavalera firma due articoli che
occupano l' intera pag. 13. Sono poche le notazioni negative che possiamo
evidenziare, ma ugualmente significative in quanto, nella prosa un po'
contorta del giornalista, sono il sintomo di possibili forme di
disinformazione.
In prima pagina, Cavalera scrive che il governo Sharon ha deciso di
"proseguire la costruzione del "muro" fra Israele e la Cisgiordania",
opportunamente virgolettando la definizione di muro; ma la fotografia che,
cinque centimetri più in alto, illustra l' articolo mostra chiaramente che
non di un MURO si tratta, bensì di una rete contenente sofisticate misure di
sicurezza, perfettamente smantellabile se dovesse sopravvenire la sperata
firma di un trattato di pace che contenga anche la definizione sul terreno
dei confini di Israele e del futuro stato palestinese.Dunque, perché il
giornalista si ostina a definirlo un muro?
Nel secondo articolo il titolo ribadisce il concetto che per
Cavalera di muro si tratta.Non solo, ma nel contesto della cronaca egli
precisa che esso "isola i coloni e le popolazioni palestinesi IMPEDENDO I
COLLEGAMENTI FRA I PAESI E I VILLAGGI ATTRAVERSO LE STRADE PRINCIPALI".
Isola i coloni ed i palestinesi da chi, da che cosa? Ma, soprattutto, da
questa notazione pare che per Israele sia questo lo scopo principale se non
esclusivo del muro.
In nessuna parte dell' articolo, infatti, Cavalera scrive con chiarezza che
questa rete, non muro, ha lo scopo esclusivo di garantire la vita ai civli
israeliani, di permettere ai bambini di andare a scuola, alle massaie di
fare la spesa, ai giovani di andare a bere una cocacola al bar senza dover
rischiare la pelle.
E' vero, peraltro, che il muro ha l' effetto secondario e non scelto di
proposito di causare qualche difficoltà di collegamento, ma localizzata e
non generalizzata, e soprattutto modificabile. I campi sportivi dell'
Università di Al Quds a Gerusalemme, ad esempio, rischiavano di restare
separati dalla sede dell' ateneo, ed il percorso della rete è stato
opportunamente modificato.

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