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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Il Giornale Rassegna Stampa
31.12.2025 L’annus horribilis dell’odio contro gli ebrei
Commento di Fiamma Nirenstein

Testata: Il Giornale
Data: 31 dicembre 2025
Pagina: 9
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «L’annus horribilis dell’odio contro gli ebrei»

Riprendiamo da IL GIORNALE di oggi 31/12/2025 a pag. 9 il commento di Fiamma Nirenstein dal titolo: "L’annus horribilis dell’odio contro gli ebrei "


Fiamma Nirenstein

Antisemitismo rampante in tutto il mondo occidentale in questo 2025 che finisce. Ormai è diventato un business: rilanciare temi antisemiti fa vendere, aumenta l'audience. E se non c'è ancora un nuovo genocidio di ebrei è solo perché il popolo ebraico ha alle spalle Israele.

Scordiamoci la lamentela. Loro, non gli ebrei, fanno pena dopo quest’anno orribile: gli antisemiti. Il dato di 6333 incidenti antisemiti da primo di gennaio al 30 novembre, di 548 solo nel novembre, di cui 79 solo in Germania dal 29 ottobre con un aumento del 172,4 per cento, ci parla non degli ebrei, ma degli antisemiti criminali e bugiardi o ignari idioti. Ci rammenta la miseria svergognata con cui una “flotilla” guidata dall’ ambiziosa Greta ha finto di portare cibo,  mentre il suo gruppo raccoglieva denaro per Hamas; indica, fra i mille eventi, Amsterdam, patria di Anna Frank, che dopo aver dato la caccia un anno prima ai tifosi ebrei, ha dichiarato la squadra del Maccabi “non benvenuta”; ci segnala i presidi che infliggono a decine di migliaia di studenti lezioni di storia analfabeta recitata da Francesca Albanese; arriva alle strage di Bondi passando per le perversioni per cui chi crede di essere un difensore dei diritti umani ne è diventato un aggressore, un araldo del terrorismo islamico, dell’oppressione fascista.

L’Italia appare ormai come uno dei peggiori paesi, nelle sue librerie pile di bestseller pieni di bugie dominati da Ilan Pappe e da Anna Foa; edifici pubblici, comuni, sindacati, sono pavesati di bandiere palestinesi. I titoli televisivi lasciano a bocca aperta e poi cambi canale.

Non è dato sapere esattamente cos’è l’antisemitismo, ci si sono esercitati grandi storici, psicologi: come dice Robert Wistrich è meglio identificare come si è sviluppato, piuttosto che tormentarsi sul perché. Ed ecco: nell’anno passato ne abbiamo visto la normalizzazione sistematica, fino al delitto di massa. È mentalità comune, titolo scontato, uso comune per Israele di “genocida” e di “criminale di guerra”. ll Corriere della Sera, come per caso a pagina 20 a tutta pagina titola: “Gaza un neonato morto assiderato” e poi “Israele deve fare entrare più aiuti”. Israele né ha colpa del freddo né blocca gli aiuti: ma la criminalizzazione è tipologica, non se ne può fare a meno. Vende i giornali. Tv e radio aprono sempre sul fatto che ci sono palestinesi uccisi: se ne perde la fonte e la ragione. Il TG così regge. Un algoritmo onnipresente maneggia l’utilità dell’odio antiebraico: l’antisemitismo è divenuto uno strumento di alto valore per obiettivi vari. Vuoi vendere di più? Vuoi che una folla ti voti? Vuoi fare affari? Fai un festival? Una mostra? Cerchi una cattedra? Un ruolo ovunque?

Meccanismi analoghi furono quelli con cui la Chiesa rese senso comune la teoria dell’uccisione di Cristo; poi il nazismo li volle razza inferiore e profittatrice; poi il comunismo ne fece degli imperialisti.. e oggi, venghino signori, il mercato è più largo. Il movimento nero e islamico può farne suprematisti bianchi; la sinistra colonialisti con punte fasciste; la destra di Tucker Carlson applaudito dai nostalgici italiani ne fa un business per podcast; il Qatar ci fonda l’ egemonia di al Jazeera estesa a altri media; per l’ Iran è la carta sciita per la supremazia islamica sul mondo; per Erdogan, lo stesso dal lato sunnita; per la sinistra, una tessera di riconoscibilità a cena e in piazza, nel vuoto….

E la Cina e la Russia sanno che l’odio antisraeliano rende più fragile Trump. Il pacifismo perdente diventa spendibile contro Israele guerrafondaio,  tutta colpa di Netanyahu e non di Hamas né degli Hezbollah. Gli assassini che a Bondi il 14 dicembre hanno sparato sulle famiglie ebraiche a Hannukah, come la cricca di membri di Hamas scoperti in Italia con le mani nei sacchi di danaro destinato a comprare armi per quelli che telefonano alla mamma urlando “Mamma ho ammazzato i miei ebrei”, non sono estranei al nostro mondo. Sono fra noi sul tg, ai festival cinematografici, con l’Albanese premiata per spiegazzare a morte la meravigliosa storia ebraica, la pizzaiola che caccia i turisti israeliani, con l’incredibile sciopero generale in tutta Italia.

Se quest’onda non diventa omicidio di massa è perché gli ebrei sono forti, sono diversi, hanno Israele alle spalle: no, non ci sarà più la Shoah, si è spezzato per sempre l’accerchiamento. Anche questo ci dice, con la sua speranza di pace, l’anno che si è chiude.  

 

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