Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Ci mancava un altro Osama (Osama Alisawi di Hamas) Analisi di Dario Martini
Testata: Il Tempo Data: 30 dicembre 2025 Pagina: 4 Autore: Dario Martini Titolo: «Ci mancava un altro Osama. Il ministro di Hamas, i soldi e il tifo per i fan di Hannoun»
Riprendiamo da IL TEMPO di oggi 30/12/2025, a pag. 4, con il titolo "Ci mancava un altro Osama. Il ministro di Hamas, i soldi e il tifo per i fan di Hannoun", l'analisi di Dario Martini.
Dario Martini
L’inchiesta sul finanziamento di Hamas prosegue con due mandati di cattura internazionali contro figure chiave della rete, tra cui l’ex ministro di Hamas Osama Alisawi (in foto).
Secondo Procura, Digos e Guardia di Finanza, oltre 7 milioni di euro sarebbero stati trasferiti dall’Italia a Gaza tramite l’Abspp, con Alisawi come perno operativo
L’inchiesta per il finanziamento di Hamas che ha portato a nove arresti, tra cui quello di Mohammad Hannoun, attualmente in carcere perché ritenuto il vertice della cellula italiana del gruppo terroristico palestinese, va avanti. La Procura di Genova ha emesso due mandati di cattura all’estero.
Il primo riguarda Saleh Mohammed Ismail Abdu, 35 anni, detto Abu Khaled, che vive a Istanbul e svolgerebbe un ruolo di primo piano nel far entrare le ingenti somme di denaro raccolte dall’Abspp, l’associazione genovese di Hannoun. L’altro riguarda Osama Alisawi, 59 anni, detto anche Abu Obaida, ex ministro dei Trasporti del governo Hamas a Gaza sotto la presidenza di Ismail Haniyeh, ucciso a Teheran nel luglio 2024 dagli israeliani.
La figura di Alisawi è centrale. Grazie alle indagini condotte da Digos e Guardia di Finanza, sarebbe lui il perno attorno a cui ruotava il flusso di denaro, oltre 7 milioni di euro, verso la Striscia. Secondo gli inquirenti, Osama Alisawi, oltre a essere stato responsabile dei Trasporti di Hamas, è anche «presidente del Blocco islamico degli ingegneri e cofondatore nel 1994 dell’Abspp, delegato ad operare dal 2001 al 2009 sui conti correnti dell’associazione, coordinandosi con Mohammad Hannoun e gli altri indagati operanti nell’Abspp».
Alisawi, spiegano gli atti, non è una figura nota solo ad Hannoun e ai suoi sodali. L’ex ministro di Hamas negli anni scorsi tifava apertamente per i sostenitori di Hannoun, come Davide Piccardo, direttore editoriale del quotidiano La Luce News, figura di primo piano nel mondo islamico italiano, che proprio ieri in homepage titolava: «L’arresto di Hannoun, gli aiuti umanitari criminalizzati e perché la resistenza palestinese è legittima e non è un reato». Lo stesso Piccardo sabato scorso esprimeva sui social «solidarietà totale ad Hannoun e ai fratelli arrestati».
Nell’estate del 2014, quando nella Striscia di Gaza si era riaperto il conflitto tra Hamas e Israele, Piccardo scriveva sui social: «Confronto tra #supportgaza e #supportisrael, ma non c’è partita. Ragazzi #èfinitalapacchia». In risposta al post interveniva proprio Alisawi, che scriveva: «Continuate ragazzi, le vostre parole gli fanno male e chiariscono la loro vera faccia». Un elemento che dimostra come quanto accadeva in Italia fosse seguito con grande attenzione dai vertici di Hamas a Gaza.
Tornando ad Hannoun, nelle carte dell’inchiesta genovese è significativa un’intercettazione in cui uno degli arrestati, riferendosi ad Alisawi, racconta ad Hannoun: «Avete fatto arrabbiare il ministro, mi ha detto: “come è possibile che abbiate effettuato la distribuzione di medicinali da noi al nord senza che me lo diceste?”». Lo stesso Alisawi si sarebbe lamentato più volte con Hannoun perché i soldi tardavano ad arrivare.
La Procura cita anche «il post che Osama Alisawi pubblica il 7 ottobre 2023, alle 7.01 ora di Gaza, “Allah è il più grande”, che è un chiaro segno di condivisione dell’atto terroristico compiuto».
Infine, nell’aprile 2024, due degli indagati raccontano una telefonata con il ministro di Hamas, conversazione nella quale «Alisawi, che si trova nel nord di Gaza», comunica che «molto probabilmente i 400 mila dollari spesi per l’acquisto di alimentari per la carovana benefica saranno rubati, in quanto i camion vengono assaliti e che, se gli fossero arrivati, li avrebbe spesi diversamente». Motivo per cui uno degli indagati propone «di inviare i fondi a una persona di sua fiducia a Istanbul, che poi li avrebbe fatti arrivare ad Alisawi».
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