Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Pro-Pal, il loro antisemitismo adesso colpisce pure le Olimpiadi Cronaca di Alessandro Gonzato
Testata: Libero Data: 23 dicembre 2025 Pagina: 5 Autore: Alessandro Gonzato Titolo: «Pro-Pal, delirio senza fine: adesso se la prendono con la fiaccola olimpica»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 23/12/2025, a pag. 5, la cronca di Alessandro Gonzato intitolata: "Pro-Pal, delirio senza fine: adesso se la prendono con la fiaccola olimpica".
Alessandro Gonzato
I pro-Pal protestano al passaggio della fiaccola olimpica, in vista dei giochi invernali in Italia. Non vogliono che Israele partecipi. «Fuori i sionisti!», «Vergogna!», «Free-free Palestine!», «Cacciate Israele!» sono solo alcuni degli slogan che sembrano dettati direttamente da Iran e Qatar.
I cerchi sono cinque e i neuroni pure, ma suddivisi tra le centinaia di zucche vuote ornate di kefiah che stanno contestando la fiamma, non quella dei “fascisti” bensì la torcia di Milano-Cortina. Stavolta il «Fuori gli assassini dalle Olimpiadi!» l’hanno gridato a Sorrento, vorremmo dare la colpa al limoncello ma toglieremmo ingiustamente meriti ai protagonisti. Il doping non c’entra, è genetica. La torcia, assieme ad alcuni tedofori, viaggiava sulla Nave Visalli della Guardia Costiera, la terza della classe “Angeli del Mare”, intitolata al sottoufficiale Aurelio Visalli, medaglia d’oro al valore, morto nel 2020 nelle acque di Milazzo – in Sicilia – mentre tentava di salvare un 15enne che da due ore col mare in burrasca cercava di tornare a riva (poi deceduto) e l’amico. I pro-Pal, perdigiorno di ogni età e risma, non sapevano neanche questo, figuriamoci, e hanno cominciato a sbraitare di tutto.
PAROLE D’ORDINE
«Fuori i sionisti!», «Vergogna!», «Free-free Palestine!», «Cacciate Israele!», che è quello che pretende il comitato olimpico palestinese spalleggiato da una serie di movimenti. In subordine c’è chi non vuole che i pochi atleti israeliani che verranno in Italia gareggino coi propri colori e sfilino con la bandiera.
Ormai i muezzin intonano insulti in ogni città dove passa la fiaccola, e ci arriviamo tra poco. Stavolta però, anche per il bersaglio scelto – infangano perfino chi soccorre i naufraghi – c’è stata qualche dura reazione, su tutte quella di Sara Kelany, deputata e responsabile Immigrazione di Fratelli d’Italia: «È l’ennesima vergogna, una mancanza di rispetto verso gli appartenenti a un corpo dello Stato che ogni giorno salva centinaia di vite in mare mettendo a rischio la propria incolumità. Massima solidarietà agli uomini e alle donne della Guardia Costiera», ha aggiunto. «Aspettiamo, credo invano, che le sinistre stigmatizzino quest’ulteriore vergogna dell’universo pro-Pal». Serve molta fede (e una prece per i manifestanti). Predicava a Sorrento anche il prete che in occasione del Corpus Domini ha indossato una casula coi colori della bandiera palestinese, ma per ora non ci risultano omelie contro i Giochi.
Dicevamo che il simbolo delle Olimpiadi viene contestato dal primo giorno in cui è stato portato in Italia. La nuova occupazione dei pro-Pal, oltre alla stabile professione di attaccare la polizia e spaccare le città e non solo, è quella di prendersela coi tedofori e gli organizzatori. Hanno iniziato a rompere le Pal a Roma, prima tappa in piazza del Popolo, Poi nella zona del Ponte delle Scienze e del Gazometro le forze dell’ordine hanno intercettato venti attivisti pronti a intralciare il passaggio dei tedofori. Un altro gruppo di facinorosi è stato fermato vicino all’Università La Sapienza. Che è stata scarsa anche a Catania, la settimana scorsa: i manifestanti anti-israeliani hanno cercato in ogni modo lo scontro con polizia e carabinieri: tra i tedofori stavolta c’era Myriam Sylla, nata a Palermo da genitori ivoriani, stella della nazionale di pallavolo.
A Pisa, pochi giorni prima, altre zucche vuote hanno atteso con fumogeni i tedofori in piazza XX Settembre, che nel comunicato hanno ribattezzato “Piazza Gaza”: «Basta omertà internazionale.
Fuori Israele dalle Olimpiadi». Cori per l’intifada, «Palestine from the river to the sea», dal fiume al mare, ossia l’eliminazione fisica di Israele. Questi altri perdigiorno sono riusciti a bloccare mezza città e hanno mandato il traffico in tilt. Agli studenti si sono uniti i centri sociali: tra gli studenti ce n’erano di parecchio attempati, il che fa pensare che fossero dei fuori corso dei centri sociali.
IL PRIMATO
Altri pacifisti si sono esibiti a Perugia, Enna e Giarre. Vibranti proteste pure dalla prestigiosa “Assemblea permanente Catanzaro a sostegno del popolo palestinese”.
L’elenco di chi ha poco da fare si infittisce quotidianamente. Le medaglie d’oro della stupidità sono già state assegnate. Ora scatta la caccia all’argento e al bronzo.