Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
L’antisemitismo strisciante di ieri e di oggi Analisi di Alessandro Bertoldi
Testata: Il Tempo Data: 20 dicembre 2025 Pagina: 7 Autore: Alessandro Bertoldi Titolo: «L’antisemitismo strisciante di ieri e di oggi»
Riprendiamo da IL TEMPO del 20/12/2025, a pag. 7, con il titolo "L’antisemitismo strisciante di ieri e di oggi", l'analisi di Alessandro Bertoldi.
L’antisemitismo in Occidente ha radici storiche profonde, dai falsi ottocenteschi come i Protocolli dei savi di Sion all’affaire Dreyfus, fino al genocidio nazista.
Oggi riemerge in forme nuove, mascherato da antisionismo, alimentato dall’alleanza tra sinistra massimalista e islamismo politico
L’antisemitismo ha radici antiche in Occidente: alla fine dell’Ottocento i «Protocolli dei savi di Sion», un falso sul complotto ebraico mondiale, si diffusero ovunque, e ancora oggi qualcuno ci crede, persino in Parlamento come sfortunatamente di tanto in tanto ci ricordano alcuni grillini.
In Francia, l’affaire Dreyfus: un capitano ebreo accusato ingiustamente di spionaggio sulla base di prove false, la vicenda durò 12 anni e divise la società, fino alla grazia presidenziale e poi all’assoluzione grazie anche al «J’accuse…» di Zola su L’Aurore. Sono i primi due casi mediatici di antisemitismo, embrioni della nascita del movimento sionista e quindi d’Israele.
Gli ebrei apparivano diversi: altra religione, comunità chiuse, spesso benestanti. Capro espiatorio ideale, pochi e indifesi. Talvolta più ricchi, ma non per via dei loro complotti, bensì perché nel Medioevo sia cristiani che musulmani vietarono il prestito con interesse per motivi morali, imponendo agli ebrei (verso non ebrei) il ruolo di “banche”. Poco importava la verità, anche quello dell’usura bancaria divenne un buon argomento in più da utilizzare quando l’odio strumentale si doveva accanire opportunisticamente su di loro. Su queste basi Adolf Hitler organizzò il più tragico genocidio di sempre.
Oggi è nato un “nuovo” antisemitismo strisciante e ha due genitori: la sinistra radicale e gli islamisti, ormai guidati entrambi dalla Fratellanza musulmana, la stessa che persino i Paesi arabi più civili hanno bandito da una decina d’anni. Ovviamente l’Europa non l’ha ancora fatto.
Per convenienza: voti, ideologie radicali antioccidentali, gli islamo-sinistri si sono coalizzati. Con Israele, dove gli ebrei si sono riparati, l’antico odio ha trovato l’alibi perfetto: prendersela con lo Stato degli ebrei, per le sue guerre di difesa, maschera bene lo stesso sentimento di sempre.
Odio che portano avanti con modalità che Il Tempo, come L’Aurore con Zola 120 anni fa, racconta ogni giorno. Il problema di questa alleanza non sono le idee, che non andrebbero mai limitate, ma le azioni che l’islam politico vicino ai terroristi compie ogni giorno per raggiungere l’obiettivo prefissato: la nostra fine. Basta guardare a Belgio o Francia per capire il percorso.
Anche per questo è importante che la proposta dell’UAI per punire l’antisemitismo in tutte le sue forme, approdata in Parlamento grazie a parlamentari di maggioranza e ora anche a Delrio (Pd), trovi convergenza trasversale e diventi legge, nonostante i sinistri. È urgente accada perché i nostri fratelli ebrei, italiani come noi, non vivono più sereni nemmeno qui a Roma, ma lo è soprattutto perché ne vale la sopravvivenza dell’Occidente, liberale, laico e culturalmente giudaico-cristiano. Se non stiamo con gli ebrei significa che non stiamo più nemmeno con noi stessi.
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