2 Lettere: l'antisemitismo fra i cattolici
1. L'antigiudaismo estremo di Maurizio Blondet
Cara Deborah,
le segnalo un intervento tra i tanti che si possono leggere nel sito di Maurizio Blondet.
Si prende spunto da quanto avvenuto di recente a Sidney
https://www.maurizioblondet.it/quella-strage-di-ebrei-puzza-di-inganno-giudaico/
La invito però a leggere l'ultima frase con la massima attenzione, perché io spero proprio di averla capita male e vorrei avere il conforto della sua interpretazione.
Un grande shalom.
Michele Nichelatti
Caro Michele,
Blondet è quanto di peggio possa esistere al mondo, un losco figuro. Come ho interpretato la sua ultima frase? Con brividi di vero schifo, non posso dire altro. Quello che Blondet scrive contro gli ebrei non si interpreta, si getta via e si tira la catena.
Un cordiale shalom
Deborah Fait
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2. Una lettera al caporedattore di Avvenire
Cara Deborah,
Le inoltro la mail che ho inviato al caporedattore del giornale dei vescovi Avvenire, perché sono disgustata dalla narrazione che viene fatta di quanto accade nel mondo. Gira e rigira la colpa è sempre degli ebrei, non del fanatismo islamico.
un caro saluto
Luciana Piddiu
Caro Francesco,
Spero tu stia bene. Io sono attonita per l'onda di anti semitismo che si è diffusa urbi et orbi a cui mi spiace dirtelo la stampa contribuisce tacendo sempre l'origine di tale odio. Sull'attentato di Sydney persino il papa parla di violenza 'insensata.' Non è insensata, si chiama violenza islamista e ha uno scopo ben preciso: fare fuori i "miscredenti" sia quelli che celebrano il Sabato sia quello che celebrano la Domenica (leggi alla voce Africa). Del resto come stupirsi. Il Pontefice va in Libano e ci racconta la favola di un paese dove regna la pace e la convivenza tra le diverse fedi. Dimentica che il Libano era considerato la Svizzera del Medio Oriente. Paese pacifico e ricco. Ma con l'arrivo degli arabi palestinesi, cacciati dalla Giordania, la pace e il benessere finirono: ben 15 lunghi anni di guerra civile che hanno ridotto il Libano all'ombra di se stesso. In quel paese Hezbollah rappresenta e agisce come Stato nello Stato e ha affermato che mai deporrà le armi, costi quel che costi. D'altra parte il Vaticano ha rapporti con Al Azar che è il centro della Fratellanza islamica che vuole ricostituire gli antichi splendori. Certo il papa non va a Drancy, alle porte di Parigi, a dare sostegno all'imam Hassen Chalghoumi che combatte il fanatismo islamico e per questo vive sotto scorta da tempo immemorabile. Trincerarsi dietro la causa palestinese fa comodo, sappiamo tutti che gli arabi 'palestinesi' non vogliono uno Stato che hanno sempre rifiutato, vogliono la fine della Stato di Israele. Mi fanno orrore le madri palestinesi quando si esaltano per le azioni suicide e terroristiche dei loro figli. Loro, come donne, in quella società non contano niente, sono meno di microbi ma se i loro figli si immolano come Shahid acquistano uno status sociale di rispetto e soprattutto un congruo salario mensile da parte della corrotta Autorità palestinese.
Basta così.
Am Israël chai
Luciana Piddiu
Cara Luciana,
Bellissima la sua lettera all'Avvenire. Non ho letto quello che hanno scritto ma posso immaginarlo dalla sua risposta all'articolo di Francesco Ognibene. Certo, tutto ciò che accade nel mondo contro gli ebrei è colpa di Israele a causa della guerra a Gaza. I decenni di terrorismo e guerre che Israele ha dovuto subire sono cancellati. Ormai l'antisemitismo più feroce è uscito allo scoperto, senza ritegno, contro gli ebrei ormai si può dire e fare di tutto. Nessuno sa dove questo ci porterà. E' di conforto che persone come lei scrivano ai giornali per protestare, per dire la verità su quello che succede, per spiegare chi sono i palestinesi amati tanto quanto è grande l'odio per gli ebrei.
Un affettuoso shalom e grazie
Deborah Fait